M5S, i sondaggisti: “Gli elettori bocciano Grillo e Conte: è solo un’ operazione di Palazzo”
Quanto varrebbe un partito di Conte? Cosa percepiscono gli elettori dello scontro che si sta consumando con Grillo e all’interno del M5S? La base con chi sta? Il “reality M5S” finisce sotto la lente dei sondaggisti e il risultato dell’analisi è impietoso per tutte le parti in causa: avvocato, elevato, movimento. «Agli elettori appare tutto come un’operazione di Palazzo», ha chiarito Alessandra Ghisleri, ricordando che, anche se Conte «ha un indice di fiducia molto alto, non è mai stato eletto». E «un conto è l’indice alto e un conto è il presidio del territorio», ha precisato la sondaggista di Euromedia Research.
I dubbi dei sondaggisti su Conte
Dunque, per sintetizzare, successo sui social e gradimento personale non diventano necessariamente voti. Infatti, per Ghisleri, un partito di Conte potrebbe assestarsi intorno al 5%. Altri sondaggisti offrono stime più ottimistiche, che accreditano una eventuale formazione dell’ex premier intorno al 16-18% (Antonio Noto) o al 15% (Emg). Ma anche Renato Mannheimer, concorda sul fatto che se «da una parte Conte gode di un’ampia popolarità», dall’altra «difficilmente riuscirà a mettere insieme un partito che, soprattutto, resista per due anni senza essere al governo». In pratica, i numeri bisogna leggerli nello scenario del disastro M5S e di quello che Conte e Grillo riusciranno a mettere insieme dalle macerie.
«Il M5S come lo abbiamo conosciuto è finito»
«Grillo da solo, con le tante defezioni e senza essere nell’area governativa, farà fatica a rifare quello che ha fatto in passato. Senza le sue invettive, le sue provocazioni e la sua capacità di intercettare la protesta e l’indignazione del popolo, il M5s non ha più senso. Quindi non so neanche se alle prossime elezioni ci potrà essere un M5s», ha detto in un’intervista al Giornale Mannheimer, per il quale «e probabile che i 5 stelle così come li abbiamo conosciuti siano finiti».
Un conto è il gradimento personale, un conto sono i voti
«Conte gode ancora di entusiasmo tra la gente. Dopo Draghi è l’uomo più popolare in Italia, se la gioca con la Meloni. Affascina molto gli elettori Cinquestelle e anche altri, ma passare dal fascino al voto è un’operazione complicata e lui non è ancora organizzato per far questo», ha ribadito il sondaggista, sottolineando che anche con i giochi di prestigio mediatici di Casalino «non credo che una lista Conte potrà avere un seguito e che duri a lungo. Poi non ne ho mai azzeccata una quindi tutto può essere…».
Mannheimer: «Il leader con più presa? La Meloni va benissimo, è molto brava»
«E allora qual è il politico che ha più presa oggi nell’elettorato?», gli chiede il cronista. «La Meloni va benissimo, approfitta di essere all’opposizione per aumentare la sua popolarità. È molto brava anche perché fa un’opposizione senza urlare, con toni non sguaiati o maleducati nei confronti del governo e questo stile comunicativo è molto apprezzato».