Omofobia, Sgarbi si scatena contro Fedez: “Ma chi sei? Te e il signor Zan non siete perfetti” (video)

8 Lug 2021 16:39 - di Alberto Consoli
Sgarbi Fedez

“Ma chi è Fedez? Ma chi c… è Fedez?”. Vittorio Sgarbi si scatena alla sua maniera in un video su Fb sul “comizio” con Zan che via Instagram il rapper ha organizzato: ospiti via social anche  Marco Civati e a Marco Cappato. Naturalmente il dibattito è tutto orientato dividendo i buoni e i cattivi. Discutere i punti chiave del testo significa volerlo affossare, per cui niente discussione. Il ddl Zan è bello e guai a chi lo tocca. “Io non ho l’obiettivo di entrare in politica. Io e Chiara Ferragni siamo cittadini ed entriamo nel dibattito pubblico parlando di cose che riguardano noi e voi”, esordisce nel video. “Silvio Berlusconi fa l’imprenditore e il politico; Montezemolo fa l’imprenditore e dice la sua, Briatore fa l’imprenditore e dice la sua: e invece Fedez e Chiara Ferragni vanno regolamentati….”. Fedez rivendica così la libertà di entrare nel vivo del dibattito pubblico.

Sgarbi: “Se avete una malattia andreste da Fedez”

Libertà che nessuno neanche Sgarbi intende contestargli. Il problema è la preparazione con cui si parla di certi argomenti e il modo di rapportarsi con chi la pensa diversamente. “Fedez è una persona che si può guardare, rispettare. Canterà, ha una moglie importante… Sono persone di cui si parla… – spiega Sgarbi nel video -. Se aveste una malattia, chiedereste a Fedez cosa fare? ‘Cosa devo fare, caro Fedez?’. Andreste da un medico, da uno specialista..”, dice Sgarbi. Evidenziando la mancanza di competenza e preparazione del rapper, che sui social ha preso invece di mira chi vorrebbe discutere senza fratta alcuni punti chiave del ddl Zan. Il critico d’arte pertanto ha stigmatizzato le frasi “qualunquiste” precedentemente dette sui politici che “fanno schifo”. In particolare sulla  figura di Renzi, ‘politico pagato dagli italiani’.

Sgarbi: si può discutere il ddl Zan o no?

Replica Sgarbi: “Ci sono persone che non fanno i politici, caro Fedez: si chiamano Flick, Michele Ainis, Staino, comunista pieno di buon senso, Ricolfi. Tutti di sinistra e hanno espresso i loro dubbi su una legge che, caro Fedez, si può discutere. Quello che dice Zan si può discutere, non è perfetto ed eterno. Nessuno vuol negare la possibilità di lottare contro l’omofobia, ma cosa c’è di male se i preti a scuola insegnano cos’è la famiglia cristiana? Tutti siamo contro l’omofobia, ma non per questo la legge deve essere come dice il signor Zan. Si può discutere o no?”, dice il deputato. “I politici qualcuno li ha eletti per cercare soluzioni. E allora ben venga l’esperienza  di persone come quelle citate che affermano che  la legge non deve essere scritta come dice Zan”. Non prima  di essersi congedato trascendendo alla alla sua maniera:  con un ‘vaffa’ indirizzato a Fedez. Il rapper ha risposto: rido per non piangere. Va da sé, che, al netto delle intemperanze, ha ragione Sgarbi quando pretende che una legge sosì importante vada discussa nei punti che fior di giustisti e le stesse femministe contestano . Altrimenti che democrazia è

 

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