Ragazzina rom muore travolta da un treno vicino al campo nomadi. Ma la Raggi non li aveva sgomberati?
Tragedia a Roma. Una ragazza rom di appena 14 anni è stata travolta da un treno in arrivo alla stazione ferroviaria di Salone. A pochi passi dal campo nomadi dove viveva. È successo intorno alle 21.40 di ieri. Purtroppo i soccorsi prestati sul posto si sono rivelati inutili, la ragazza è morta sul colpo.
Roma, ragazza rom muore investita da un treno
Stando a quanto ricostruito la vittima viveva nel vicino insediamento rom. Spesso alla ribalta della cronaca per degrado e incendi che mettono a rischio la sicurezza dei residenti del quartiere. Sul caso sta indagando la Polizia Ferroviaria. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.
Morta sui binari mentre tornava al campo nomadi
Probabilmente stava tornado al campo nomadi quando è stata travolta dal treno della linea FL2 che stava viaggiando in direzione di Avezzano. Ed è morta sul colpo. Ancora sconosciuta la dinamica dell’incidente. Secondo le prime informazioni, la ragazzina è stata investita mentre stava attraversando i binari insieme a due amici. Non si tratterebbe quindi di un atto volontario. Gli inquirenti ascolteranno nelle prossime ore i ragazzi che erano con lei per capire che cosa sia successo esattamente. L’identità della ragazzina rom non è stata resa nota.
L’incendio del 5 luglio e il silenzio della Raggi
Solo pochi giorni fa (il 5 luglio) fa un grosso incendio è divampato proprio nel campo rom di via Salone. Il rogo ha bruciato cataste di cumuli di rifiuti abbandonati. Le fiamme, spente a fatica dall’intervento dei vigili del fuoco, hanno minacciato le abitazioni circostanti e la vicina stazione.
La politica della sindaca Raggi sull’emergenza rom e gli annunci quotidiani di sgomberi, sventolati come un cambio di passo ‘epocale’, evidentemente non funzionano come dovrebbero. Dietro gli annunci e i selfie il nulla. Non si hanno commenti della sindaca grillina sulla tragedia di via del Salone. Per ora preferisce occuparsi dei sanpietrini di via dei Cerchi “tornati all’antico splendore”.