Report dell’Iss: variante Delta prevalente, 20 regioni e province a rischio moderato
Aumentare le vaccinazioni e completare i cicli. L’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità parla chiaro. Il 99% dei decessi per Covid-19, dallo scorso febbraio, riguardano persone che non avevano completato il ciclo vaccinale. L’1,2% di persone vaccinate morte per Covid avevano un’età media più alta. E un numero medio di patologie pregresse maggiori rispetto alla media. I numeri dell’Iss non lasciano spazio a interpretazioni oblique.
“Nel periodo 6-20 luglio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,57 (range 1,34-1,82), in forte aumento rispetto alla settimana precedente” e sopra la soglia di 1 anche nel valore inferiore del range. Cresce anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: è a 1,46 (range 1,38-1,55) al 20 luglio.
Sulla base dell’analisi dei dati Covid relativi al periodo 19-25 luglio, “sono 20 le regioni e province autonome classificate a rischio moderato questa settimana”. E solo una, il Molise, è classificata “a rischio basso”. L’Iss certifica inoltre la prevalenza ormai della variante Delta nel nostro Paese.
L’Iss: aumentare le vaccinazioni e completare i cicli
“Raggiungere una elevata copertura vaccinale. E il completamento dei cicli di vaccinazione è necessario per limitare la circolazione del virus. Sostenuta da varianti emergenti con maggior trasmissibilità”. E’ il monito contenuto nella bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Gli esperti esortano ad andare avanti con i vaccini. “Per prevenire ulteriori recrudescenze. Di episodi di aumentata circolazione del virus”.
L’età come fattore di rischio
Il report è stato realizzato analizzando le caratteristiche di 127.044 pazienti deceduti e positivi. I dati studiati sono stati raccolti dalla Sorveglianza Integrata Covid-19. Coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità. L’analisi conferma che l’età avanzata è un fattore di rischio molto elevato. “L’età media dei pazienti deceduti e positivi è 80 anni.
Anche il genere fa la differenza. Le donne colpite dal Covid, anche in età avanzata, hanno una risposta migliore rispetto agli uomini. Le donne decedute dopo aver contratto infezione da Sars-Covid 2 sono 55.247 (43,5%). Solo nella fascia di età superiore ai 90 anni il numero di morti di sesso femminile è superiore a quelli di sesso maschile.