Roma, Sgarbi presenta la lista con Toti: «Penso a Japino capolista. Ho sentito anche Renato Zero»
Vittorio Sgarbi ha presentato la sua lista per Roma, dove è già stato indicato come assessore alla Cultura per il centrodestra al fianco del ticket Enrico Michetti e Simonetta Matone. E, come nel suo stile, l’ha lanciata con una provocazione: «Siamo il Pci, ovvero il Partito della cultura italiana. Il mio movimento, “Rinascimento”, indica l’idea più grande di civiltà classica e, dopo un anno e mezzo di lockdown, il ritorno alla vita», ha detto, annunciando che «forse capolista sarà Sergio Japino» e che «ho chiamato anche Renato Zero per Fonopoli».
Non solo Rinascimento: ecco chi sta in lista con Sgarbi
La lista, presentata in una conferenza stampa a Palazzo Ferrajoli, sarà rappresentativa anche di “Coraggio Italia” del governatore della Liguria Giovanni Toti, anche lui presente alla conferenza insieme al candidato sindaco di Roma Michetti, di “Cantiere Italia”, “Democrazia Italia” e “Rivoluzione Animalista”. A tenerla a battesimo, nel pubblico spiccavano, c’erano anche Gaetano Quagliariello, leader di “Idea”; Paolo Romani, leader di “Cambiamo!”; Osvaldo Napoli, leader di “Coraggio Italia”.
«Ridare dignità a Roma dopo l’ingiuria di “Mafia Capitale”»
«Roma – ha detto Sgarbi – deve tornare ad essere Capitale della cultura del mondo e Capitale della Cristianità. Occorre ridarle dignità, dopo l’ingiuria di “Mafia Capitale”. Il mio campito sarà far sentire quanto è grande Roma. Bisogna ridarle attrattività: il Palazzo delle Esposizioni è chiuso, le mostre sono poche. Occorre riportarla almeno al livello culturale di Milano. A Roma – ha sottolineato – c’è il terzo museo al mondo per visitatori, i Musei Vaticani: se facciamo un accordo potremmo avere un’offerta museale unica».
«Ora votare Berlusconi è come votare Cavour»
Ma Sgarbi ha presentato la lista per le comunali come il banco di prova di un progetto politico di più ampia portata all’interno del centrodestra. «Forza Italia deve tornare il partito che fu. Ora votare per Berlusconi è come votare per Cavour», ha scherzato il critico d’arte. «Rinascimento, Idea, Cambiamo! e Coraggio Italia sono anime – ha detto Sgarbi – che servono a dare alla galassia di FI il 20%. Non siamo contro Berlusconi, vogliamo sostenerlo e tenere insieme il mondo liberale. Al momento, a livello nazionale, siamo divisi, ma insieme potremmo raggiungere anche il 7%».
Toti: «È una lista romana, puntiamo sulla competenza»
Per ora, comunque, il focus è su Roma. «È una lista romana, perché fatta da chi conosce e ama Roma. Cambiare la Capitale è l’obiettivo del 90% dei suoi cittadini. “Cambiamo!” non è in questo caso il nome di un partito ma un’intenzione: portare la buona politica in Campidoglio», ha sottolineato Giovanni Toti, aggiungendo che «questa lista è la somma di buone pratiche a disposizione del candidato sindaco per governare Roma». «Serve la competenza. Vittorio Sgarbi – ha detto il leader di Cambiamo! – ha una professionalità in tema di cultura che è imparagonabile. Il nostro apporto è quello di portare esempi virtuosi che abbiamo applicato in Liguria e a Genova, come la costruzione del Ponte San Giorgio, che è un esempio di legalità, efficienza e rapidità. Dobbiamo migliorare la vita del cittadino».