Saman, dopo 67 giorni la Procura si arrende: si fermano le ricerche del corpo
Le indagini proseguono, ma il corpo di Saman non si cerca più. Dopo 67 giorni di ricerche ininterrotte, infatti, i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia e della compagnia di Guastalla, coordinati dalla Procura di Reggio Emilia hanno sospeso le imponenti operazioni per trovare i resti della 18enne pakistana della quale non si hanno più notizie dal 30 aprile e che si pensa sia stata uccisa dai familiari perché aveva rifiutato un matrimonio combinato.
Stop alle ricerche del corpo di Saman
Le ricerche si erano concentrate nelle campagne di Novellara e, in particolare, nell’area dell’azienda agricola nella quale lavorava la famiglia Abbas, anche alla luce del video di sorveglianza in cui si vedono due cugini e uno zio della giovane dirigersi con le pale in mano verso quei campi. I 67 giorni di ricerche hanno coinvolto complessivamente 500 carabinieri, unità cinofile, eliportuale e la componente forestale dell’Arma, Vigili del fuoco con natanti e cinofili, polizia provinciale, unità cinofile specializzate nella ricerche di cadaveri della polizia tedesca e un’associazione di volontari svizzeri.
L’ipotesi del sequestro e della segregazione
Inoltre, gli investigatori si sono avvalsi di geo scanner in alta definizione, elettro magnetometri, droni, e le ricerche hanno impiegato anche l’analisi delle informazioni satellitari e delle telecamere presenti nella zona. Nulla, però, ha portato al ritrovamento del corpo della giovane, tanto che nelle ultime settimane ha preso piede anche l’ipotesi, sostenuta in particolare dal fidanzato di Saman, che i familiari l’abbiano rapita e che la tengano segregata in Francia o Spagna.
Le indagini proseguono
Gli inquirenti comunque continuano a muoversi sull’ipotesi dell’omicidio e la sospensione delle ricerche non significa fine delle indagini. Si continuano a cercare, infatti, elementi che possano condurre al ritrovamento del corpo della ragazza e alla cattura delle persone ritenute responsabili del suo omicidio e dell’occultamento del cadavere.