Scanzi, l’ultima genialata: unite Conte e Bersani per sconfiggere la destra, dei dettagli me ne sbatto…
Andrea Scanzi tira fuori dal cilindro l’ultimo gioco di prestigio: la ricetta per battere le destre. E come al solito si prende molto sul serio. Reduce dalla vergognosa figuraccia sulla fila saltata per il vaccino, la “rockstar del giornalismo italiano” (così si definisce) offre su Instagram l’indicazione per fronteggiare il successo del centrodestra.
Scanzi: per sconfiggere la destra fate così…
“Volete veramente sconfiggere la destra? Volete davvero creare un soggetto politico realmente e convintamente votabile? – scrive – Unite Conte e Bersani. In un soggetto unico, in due forze distinte ma alleate: fate voi. Non mi interessa. Dei dettagli me ne sbatto. L’importante è che ci siano e che stiano insieme”.
Segue feroce attacco a Beppe Grillo. “Dopo l’osceno, volgare, vagamente arteriosclerotico e sommamente suicida killeraggio politico dello PsicoBeppe a danno di Conte, ci sono milioni – milioni – di italiani che non voteranno (più) M5S neanche sotto tortura (anche perché non puoi votare un morto. Sarebbe quasi necrofilia)”.
Ma i precedenti non furono così soddisfacenti
Il quotidiano online Open lo prende sul serio e riporta la sua idea ma la condanna come boutade destinata a non avere seguito. “Nella storia della sinistra – scrive Open – ormai più nota per le sue scissioni che per le sue fusioni, esistono diversi precedenti storici che non fanno di certo ben sperare per la formazione di questa nuova creatura. È il 1994, dopo la svolta della Bolognina, il leader del Pds Achille Occhetto era dato in testa ai sondaggi, vinse le elezioni locali, e decise di metter in piedi una coalizione (l’Alleanza dei progressisti) pronta a fare asso piglia tutto. I risultati non furono quelli sperati. Vinse Berlusconi. Occhetto venne sostituito da D’Alema. L’ex leader del Pds, passato successivamente ai Democratici di Sinistra, ritentò allora la via di una nuova alleanza, questa volta con Antonio Di Pietro, presentandosi alle elezioni europee del 2004. Il risultato fu davvero magro: la lista “Di Pietro-Occhetto” prese poco più del 2% dei voti”.
I complimenti di Bersani a Conte
Da notare che Pierluigi Bersani è stato ultimamente assai generoso nei confronti di Giuseppe Conte, sostenendo che Mario Draghi avrebbe dovuto pubblicamente ringraziarlo per i soldi del Recovery found.