Bagarre alla Camera durante il voto sulla Giustizia. Lollobrigida: «Pessima riforma, governo arrogante»
Bagarre alla Camera durante le dichiarazioni di voto alla riforma sulla giustizia. Gli ex grillini di l’Alternativa c’è hanno protestato nell’Aula di Montecitorio, alla presenza della ministra della Giustizia Marta Cartabia. I deputati di Ac hanno esposto cartelli e gridato “vergogna vergogna”, prima di essere richiamati all’ordine dalla presidenza.
Lollobrigida: “È una pessima riforma della giustizia”
“Un governo arrogante e una maggioranza frammentata e litigiosa hanno prodotto una pessima riforma della giustizia. Per Fratelli d’Italia servono nuove carceri, certezza della pena, processi veloci e responsabilità civile dei magistrati”. Lo ha detto al Tg1 il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
Altro dato eclatante, il voto all’ordine del giorno dello stesso Lollobrigida. “La votazione del mio odg sulla responsabilità dei magistrati è la raffigurazione plastica di come il governo Draghi sia tutto – osserva il presidente dei deputati FdI – e il contrario di tutto e che su nulla le forze politiche che lo compongono trovano una quadra. All’Italia serve un governo forte e che dia speranze dopo i disastri di Conte. Fratelli d’Italia si dimostra ancora una volta decisiva non solo per ricompattare il centrodestra sulle nostre battaglie storiche ma anche per aggregare altre forze politiche. Ringraziamo i colleghi di centrodestra per il coraggio dimostrato – conclude Lollobrigida – e li invitiamo a non cedere ai ricatti e alle prevaricazioni della sinistra”.
“Il Movimento 5 Stelle boccia il nostro ordine del giorno per reintrodurre il carcere duro contro i mafiosi. Motivo? ‘Non è questa la sede’. Per Fratelli d’Italia combattere la mafia è un dovere che va compiuto in qualsiasi luogo, senza se e senza ma. Che tristezza vedere un partito che per anni si è riempito la bocca di ‘onestà’ sacrificare i propri princìpi per una poltrona. Vergognosi”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Anche sugli ecoreati è quasi rissa tra alleati di governo
La maggioranza si è anche spaccata sull’ordine del giorno sugli ecoreati, presentato dalla deputata Rossella Muroni del Misto-Maie-Psi-Facciamoeco. L’odg sulla riforma della giustizia chiedeva al governo di escludere dalla tagliola prevista dalla riforma i processi legati ai reati ambientali.
Il governo ha prima chiesto l’accantonamento di questo e di analoghi ordini del giorno, poi vari rinvii per analizzare i testi. Il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ha quindi proposto una riformulazione, definita da Raphael Raduzzi del gruppo Misto “una supercazzola”.
La deputata Muroni non ha accettato la riformulazione, Davide Crippa, presidente dei deputati del Movimento 5 stelle, ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo. Si è quindi andati al voto con il parere contrario del governo. Per l’odg hanno votato, oltre al M5s, diversi deputati del Pd. Alla fine l’odg è stato respinto con uno scarto di appena 5 voti, 186 a 181