Furia ideologica di un giudice a Lucca: autorizza un 16enne a cambiare nome e sesso

31 Ago 2021 12:59 - di Eleonora Guerra
16 anni cambio sesso

A 16 anni potrà cambiare nome e sesso. Lo ha stabilito il Tribunale di Lucca con una sentenza che va nella direzione opposta a quella dei Paesi che percorsi del genere li hanno già sperimentati, decidendo poi di fare marcia indietro. Il caso riguarda un ragazzo che si è rivolto ai giudici per diventare ragazza, perché così si percepisce.

A 16 anni autorizzato a cambiare sesso

I giudici hanno stabilito che il ragazzo ha diritto immediato alla modifica della sua identità sui documenti anagrafici, anche in assenza di transizione. Ma non solo: se lo riterrà il ragazzo potrà anche sottoporsi all’intervento chirurgico per diventare una ragazza. «Il ricorso alla modificazione chirurgica dei caratteri sessuali risulta autorizzabile in funzione di garanzia del diritto alla salute, ossia laddove lo stesso sia volto a consentire alla persona di raggiungere uno stabile equilibrio psicofisico», si legge nella sentenza di cui hanno dato ampiamente conto le cronache locali, che hanno riferito come l’adolescente, che ha avuto l’appoggio dei genitori, sia stato sottoposto a tre perizie mediche per dimostrare la disforia di genere.

Il monito che arriva dall’esperienza britannica

In molti, però, si domandano se questo sia sufficiente a giustificare, in così giovane età, un intervento chirurgico dalle conseguenze irreversibili. Commentando la vicenda, il senatore Simone Pillon, da sempre in prima linea per contrastare le derive delle teorie di genere e strenuo oppositore del ddl Zan, ha ricordato l’esperienza del Regno Unito, dove «dopo anni di decisioni gender-friendly», la Corte suprema «ha decisamente invertito la rotta, vietando i cambiamenti di sesso per gli adolescenti».

Il caso Keira Bell: «Ascoltare i ragazzi, non assecondarli»

Una sentenza che prende le mosse dal caso di Keira Bell, forse la più nota detransitioner britannica, ovvero una di quelle persone che, dopo aver affrontato il cambiamento di sesso, se ne sono pentite. L’adolescente Bell affrontò il percorso di transizione con il supporto di una clinica. Qualche tempo fa, ormai più che ventenne, la ragazza ha deciso di fare causa alla struttura, accusandola di non averle fornito sufficiente assistenza psicologica per affrontare i suoi dubbi e le sue incertezze adolescenziali.

Pillon: «Quanto sappiamo essere sciocchi noi italiani…»

«Non si possono prendere decisioni simili a 16 anni, e così in fretta. I ragazzi a quell’età devono essere ascoltati, e non immediatamente assecondati. Io ne ho pagato le conseguenze, con danni fisici gravi. Ma così non va bene, servono cambiamenti seri», sono state le parole di Bell, ricordate da Pillon. «Quanto sappiamo essere sciocchi noi italiani… Mentre le avanguardie fanno rapidamente marcia indietro, noi – ha sottolineato il senatore leghista – inseguiamo come idioti le sirene delle ideologie, autorizzando disastrosi esperimenti sulla pelle dei ragazzi». «Chiederò alla commissione infanzia e adolescenza di occuparsi della vicenda», ha concluso Pillon.

 

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