Green Pass: la scadenza sarà prolungata in vista della terza dose. Il No raccoglie 36mila firme in poche ore
Da metà settembre arriverà il via libera alla proroga del Green pass, dagli attuali 9 mesi a 12 mesi. E’ quanto apprende l’Adnkronos Salute da fonti del ministero della Salute.
Il tema è da giorni sul tavolo del ministero che ha già fatto richiesta formale al Cts. Il comitato di esperti dovrebbe esprimersi a giorni. Ciononostante, tutto lascia pensare che si arrivi ad un prolungamento dei termini di scadenza. L’ipotesi è 12 mesi, anche in vista della terza dose del vaccino. Il prolungamento risponde anche alle richieste dei medici che prospettavano nei prossimi mesi la possibilità che molti colleghi, vaccinati ad inizio anno, si potessero trovare scoperti.
Allo studio la proroga della scadenza in vista della terza dose
Il 6 settembre inizierà in Parlamento la discussione per la conversione in legge del decreto sul Green pass e se arriverà il via libera del Cts potrebbe esserci il prolungamento della durata del certificato. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. «Sono favorevole alla proroga della durata a 12 mesi del Green pass, ma deve essere una scelta di carattere nazionale», ha dichiarato l’assessore di Zingaretti.
Il documento “Green pass: le ragioni del No” nato con l’intento di mostrare le violazioni che il dispositivo varato dal governo Draghi compie rispetto alla Costituzione italiana e ai quadri normativi nazionali e internazionali prendendo una netta posizione a favore della sua abolizione, ha superato sulla piattaforma avaaz.org, in dieci giorni le 36.000 sottoscrizioni e si è dimostrato capace di richiamare su un terreno comune molte autorevolissime voci critiche, esponenti delle più diverse discipline umanistiche e scientifiche.
Promosso dall’avvocato Olga Milanese e dallo scrittore Carlo Cuppini, è stato sottoscritto tra gli altri da vari esponenti del mondo della cultura, del diritto, dell’università, della scienza, dal filosofo Giorgio Agambenal giurista Ugo Mattei, al massmediologo Carlo Freccero, al poeta e pensatore Marco Guzzi al magistrato Augusto Sinagra.
Il progetto dei promotori, oggi, è dare seguito a questo successo animando momenti di incontro tra alcuni dei più autorevoli firmatari. E ciò per sviluppare ulteriori elaborazioni e portare avanti un’azione di contrasto culturale, giuridico e politico al green pass. Questo, anche in vista del passaggio parlamentare che a settembre dovrà convertire il decreto in legge.
Chi sono i firmatari del documento No green Pass
Tra gli altri firmatari, Franco Berardi Bifo, Enrico Macioci, Linda Maggiori, Daniela Strumia, Vitaliano Trevisan; gli avvocati, magistrati, giuristi Fabrizia Bagnati, Francesco Carraro, Ugo Mattei, Paolo Sceusa; i musicisti e direttori Giacomo Fossa, Diana Nocchiero; le giornaliste Angela Camuso, Maddalena Loy, Marta Trucco. Numerosi gli esponenti del mondo accademico.
Tra questi Ugo Bardi (Università di Firenze), Stefano Boni (Università di Modena e Reggio Emilia), Giovanna Campani (Università di Firenze), Marco Cosentino (Università Insubria), Daniela Danna (Università del Salento), Umberto Desideri (Università di Pisa), Gandolfo Dominici (Università di Palermo), Carlo Lottieri (Università di Verona e Università di Lugano), Francesco Meneguzzo (CNR), Andrea Miconi (IULM), Emilio Mordini, Sergio Porta (University of Strathclyde), Alessandro Ricci (Università di Bergamo), Raffaele Zanoli (Università Politecnica delle Marche).
Anche moltissimi medici e sanitari. Tra loro, Stefano Manera, chirurgo e rianimatore noto per il suo impegno nelle terapie intensive di Bergamo durante la prima ondata. Nonché per la sua attività a favore di un intervento medico corretto e tempestivo.