La riforma Cartabia arriva in aula. FdI: non rende i processi più giusti e favorisce chi inquina l’Italia
Al via i lavori domenicali dell’Aula della Camera, alle prese con l’esame del disegno di legge di delega al governo per l’efficienza del processo penale.
Il governo chiederà la fiducia sul testo della riforma Cartabia
Sul testo di riforma del processo penale, su cui è stato raggiunto l’accordo tra le forze politiche nell’ultimo cdm – che esce dalla Commissione composto da due articoli – è prevista la richiesta dei voti di fiducia da parte del governo, forse già in serata. Poi il provvedimento passerà in Senato.
Il programma d’Aula prevede, in apertura le due pregiudiziali di costituzionalità presentate da FdI e Alternativa c’è, poi le relazioni di maggioranza e minoranza, quindi la discussione generale. Al termine dovrebbe arrivare la richiesta di fiducia.
FdI chiede di discutere la questione Mps
In apertura di seduta i parlamentari di Fratelli d’Italia hanno chiesto la parola su diversi temi, tra i quali la possibilità di votare a scrutinio segreto. FdI ha presentato una serie di rilievi alla procedura e ha anche chiesto di inserire nell’ordine del giorno di oggi la discussione sulla questione Mps e sempre di discutere oggi il decreto Green pass con la votazione di un ordine del giorno da votare in Aula. Si è così aperto un lungo scontro sull’interpretazione del regolamento, chiuso alla fine dal presidente Roberto Fico, dando il via all’illustrazione delle pregiudiziali che sono state respinte dalla maggioranza.
Lollobrigida: non è una riforma ma un compromesso al ribasso
Fratelli d’Italia ha una posizione critica verso la riforma Cartabia. Il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida, ha spiegato il perché: “Le buone riforme – ha detto – sono frutto di una visione non di compromessi al ribasso tra forze politiche che hanno l’unico obiettivo di restare dove sono. Fratelli d’Italia si oppone alla riforma Cartabia che non rende né più giusti né più veloci i processi”.
Procaccini: disgustosa la ghigliottina dell’improcedibilità sui reati ambientali
E l’europarlamentare di FDI-ECR, Nicola Procaccini, responsabile Ambiente ed Energia di FdI, giudica “disgustoso” non considerare gravi i delitti ambientali, “sottoponendoli alla ghigliottina dell’improcedibilità in appello”. Ancora una volta – sottolinea Procaccini – la difesa dell’ambiente da parte delle sinistre si rivela un bluff, utile solo ad ingrassare alcune multinazionali. Per non parlare del Movimento 5 Stelle che continua a prendere in giro su questo tema elettori e cittadini.”
I reati ambientali non sono lievi ma attentano al nostro futuro
“I reati legati ai disastri ambientali – continua – sono tra le forme più gravi di attentato alla convivenza civile e al nostro futuro, specie in un Paese così fragile come l’Italia. Inquinare cielo, terra e acqua, provocare malattie, far morire persone e animali, per la maggioranza arcobaleno che governa l’Italia non sono altro che peccati veniali. Condivido le critiche delle associazioni ambientaliste alla riforma Cartabia e lo ripeto: tutto questo è disgustoso.”