Letta nel panico, chi si candida in Calabria contro il Pd: una “vecchia” conoscenza col dente avvelenato
Enrico Letta continua a fare disastri, la Calabria è uno dei tanti esempi in ordine di tempo. Qui il centrosinistra continua a dividersi, con il centrodestra – già dato in vantaggio nei sondaggi- che ringrazia per l’assist che lo potrebbe portare dritto dritto alla conquista della presidenza della Regione. Il Partito democratico sembra non azzeccarne una. Sul Tempo leggiamo un ritratto impietoso della tattica per ora fallimentare del segretario Pd, orami terzo partito nei sondaggi.
Tra i candidati spunta l’ex governatore che ce l’ha a morte con il Pd
Tredici correnti al suo interno, il Pd da quando Enrico Letta è tornato ha un basso indice di gradimento che sta mettendo in imbarazzo i suoi. Che non vedono l’ora di fare un congresso ed acclamare il sempre rimpianto Bonaccini. Il sogno di Letta di dare vita a un’area riformista in contrapposizione al centrodestra deve fare i conti con le innumerevoli “anime” che animano i Dem. E l’anello debole che sta scassando l’architrave traballante del partito è soprattutto l’ alleanza a fasi alterne con i 5 Stelle. Ecco dunque che irrompe sullo scenario delle amministreative calabresi la terza candidatura del campo progressista a governatore della regione. “Dopo quella della scienziata Amalia Bruni (Pd-M5s) e del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a capo di una coalizione civica – leggiamo sul Tempo oggi in edicola-. Si tratta di Mario Oliverio, ex governatore della Calabria”.
Oliverio si candida contro il Pd: grana per Letta
Oliverio è una vecchia conoscenza. A suo sostegno ci sarebbero già due liste pronte. Ma non si esclude che altri movimenti possano far parte della partita. E’ una pessima notizia per Letta e il Pd: “Per i Dem è la materializzazione di un incubo, il ritorno in scena del compagno costretto a un passo indietro nel 2019, da governatore uscente; quando alle elezioni il partito gli preferì l’imprenditore del tonno Pippo Callipo, battuto da Jole Santelli. Come dire, altro flop targato Pd”. All’epoca il partito scelse Callipo “per opportunità politica, visto che Oliverio risultava indagato dalla procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri per corruzione e abuso d’ufficio”. Poi come spesso accade Oliverio è stato assolto «perché il fatto non sussiste».
Oliverio rompe le uova nel paniere a Letta. la REgione Calabria è un miraggio
A sostenere Oliverio, spiega il Tempo in un retroscena- ci sarebbe un bel gruppetto di nomi noti in regione: i consiglieri regionali di Dp, Giuseppe Aieta e Antonio Billari; l’ex vicepresidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino. E poi ancora Lucio Dattola, già alla presidenza dell’Arcigay di Reggio Calabria ;Salvatore Censore, figlio dell’ex parlamentare dem Bruno, oltre a diversi amministratori locali. Insomma, per Letta arriva una grana grande quanto una casa. Non che prima fossero rose e fiori. Le candidature alla presidenza della Regione Calabria Pd-M5s “si spegnevano nei giro di pochi giorni”. Dopo Nicola Irto, Enzo Ciconte e anche Maria Antonietta Ventura. Ha rinunciato pure la parlamentare europea pentastellata Laura Ferrara. In questo scenario non è peregrina la domanda che in ambienti dem si stanno facendo: ma Letta ha una vaga idea di di come stiano le cose in Calabria, dove il prossimo 3 ottobre si apriranno le urne? La risposta è facile. Del resto, tra ius soli, sberle dai vari atleti italiani e litigi continui con Salvini su profughi, migranti e quant’altro il suo contributo alla causa Pd è stata deludente. Un parlamentare si è lamentato con un eufemismo: “Non ha ha portato slancio”.