Luigi Busà ci regala uno storico oro nel karate. Il gorilla di Avola in lacrime ringrazia la mamma (video)
6 Ago 2021 16:08 - di Luisa Perri
«Mamma, ce l’ho fatta!». Questo l’urlo di gioia del siciliano Luigi Busà dopo aver vinto l’oro olimpico nel karate, specialità kumite, ai Giochi Olimpici di Tokyo.
Il 33enne di Avola ha sconfitto in finale l’eterno rivale il 35enne azero Rafael Aghayev per 1-0. il nono oro per l’Italia team ai Giochi, la 37esima medaglia in totale, nuovo record assoluto.
La dedica alla mamma del Gorilla di Avila
Il gorilla di Avola, come viene chiamato Busà dai suoi tifosi, è una leggenda del karate. Era opposto al suo rivale storico. Una sfida leggendaria per gli appassionati di questa disciplina, che per le prima volta è entrata alle Olimpiadi. Il karateka siciliano corona in tal modo una carriera irripetibile. Una impresa storica che sembrava finita nei gironi eliminatori. La cavalcata verso il podio è iniziata oggi. Luigi, due volte campione del Mondo e 13 campione italiano, è arrivato in semifinale, con tre vittorie di misura e una sconfitta, piazzandosi al primo posto del suo girone.
L’azzuro si era infatto salvato a 8 secondi dalla fine contro l’avversario tedesco. Oggi la vittoria che lo consacra tra i più grandi di sempre.
Chi è Luigi Busà
«Undici medaglie in Premier League – si legge sulla home page di Luigi Busà, che presentava l’avventura olimpica – di cui 7 ori in bacheca. 13 volte campione italiano nei 75 chilogrammi. Luigi Busà è il secondo karateka azzurro a conquistare il pass olimpico. Il pluricampione iridato del kumite -75kg, capitano azzurro, terzo nel ranking olimpico arriva alla certezza matematica della qualificazione, alla quale accedono di diritto i primi quattro della categoria. Un sogno, un’attesa durata non poco: “Trentatré anni. Mi dicevano sempre ‘Peccato che il vostro sport non è olimpico’ e invece dopo una lunga attesa è arrivata questa grande occasione da cogliere. È stato difficilissimo, abbiamo girato tutto il mondo finché a Salisburgo è arrivato questo pass tanto ambito. Sono molto contento».