Mattarella: “La Ue deve affrontare la questione migratoria, altrimenti il fenomeno sarà incontrollabile”
Sulla questione migratoria l’Unione europea “deve avere finalmente una voce unica, deve sviluppare, in maniera maggiore di quanto sia avvenuto fin qui, un dialogo collaborativo con altre parti del mondo, particolarmente con l’Africa, per governare insieme questo fenomeno. Soltanto una politica di gestione del fenomeno migratorio dell’Unione può essere in grado di governarlo in maniera ordinata, accettabile, legale, senza far finta di vedere quello che avviene per ora, e senza essere tra poco tempo travolti da un fenomeno ingovernabile è incontrollabile”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo alle domande dei partecipanti al seminario ‘Per un’Europa libera e unita’, organizzato dall’Istituto ‘Altiero Spinelli’ in occasione dell’80/mo anniversario del Manifesto di Ventotene.
Mattarella: “Sulla politica migratoria la Ue parli con voce unica”
“La politica migratoria – ha lamentato Mattarella – non è mai diventata una politica realmente comunitaria ed è curiosamente singolare: questa omissione, questa lacuna, non è all’altezza delle aspirazioni, del ruolo, della responsabilità dell’Unione europea. So bene che molti Paesi sono frenati da preoccupazioni elettorali contingenti, ma così si finisce per affidare la gestione del fenomeno migratorio agli scafisti e ai trafficanti di essere umani”.
“E’ come se si rinunziasse -ha insistito il Capo dello Stato- alla responsabilità di spiegare alle proprie pubbliche opinioni che non è ignorando quel fenomeno che lo si rimuove, lo si cancella, perchè quel fenomeno c’è in tutto il mondo, è epocale, di dimensioni sempre maggiori. Non è ignorandolo che lo si può contrastare o cancellare, va governato”.
“Ma per governarlo occorre avere senso di responsabilità, sapere spiegare alle pubbliche opinioni che cosa va fatto. Tra venti, venticinque, trenta anni, la differenza demografica tra Africa ed Europa sarà tale da dar vita, se non si governa oggi con regole condivise, ad un flusso migratorio disordinato, scomposto, che invaderà tutta l’Europa non i Paesi rivieraschi del Mediterraneo, ma fino in Scandinavia”.
Mattarella ha parlato anche sulla questione afgana. «In questi giorni c’è una cosa che sinceramente appare sconcertante e che si registra qua e là nell’Unione europea: grande solidarietà nei confronti degli afghani, che perdono libertà e diritti, ma che rimangano lì, non vengano qui, perché se venissero non li accoglieremmo. Questo non è all’altezza del ruolo storico, dei valori dell’Europa e della sua unione».