Meloni: «Governo inetto. In quarantena ti taglia lo stipendio, a settembre mazzata del fisco»
«Governo di incapaci, pagano gli italiani. Se sei in quarantena per il Covid ti tagliano lo stipendio. Una circolare Inps del 6 agosto conferma che l’indennità di malattia che veniva riconosciuta a chi veniva posto in quarantena dal proprio medico curante, verrà riconosciuta solo per il 2020. Cosa vuol dire? Che per tutto il 2021, se fai il tuo dovere di cittadino stando in quarantena poiché entrato in contatto con un positivo, l’Inps non ti pagherà i giorni nei quali non sarai potuto andare al lavoro». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Meloni: «Il governo non stanzia risorse per i lavoratori onesti»
«L’istituto previdenziale ha infatti chiarito», aggiunge, «che l’indennità non potrà essere erogata per “mancanza di risorse per gli eventi accorsi nel 2021”. Proprio così, il “Governo dei migliori” sperpera miliardi per il reddito di cittadinanza, spesso percepito da chi non ha diritto, ma non stanzia risorse per i lavoratori onesti. Ancora una volta lo Stato scarica sulle aziende le responsabilità di cassa che spettano allo Stato. È certo che alla fine a farne le spese saranno i lavoratori che si vedranno decurtati dallo stipendio i giorni di quarantena. Fratelli d’Italia si batterà in Parlamento contro questa ennesima vergogna», conclude Meloni.
La reazione del web: «Vogliono vederci in ginocchio»
Tanti i commenti al post della leader di Fratelli d’Italia. Scrive un utente: «Sempre peggio. Vogliono vederci in ginocchio. Bisognerebbe buttarli giù da quelle poltrone. Non sono degni di guidare un popolo, una nazione». E un altro osserva: «Vuol dire che adesso andranno a lavoro anche se malati con le immaginabili conseguenze…». Infine un follower osserva: «Però per l’accoglienza li hanno o li trovano! Forse è arrivato il momento di “licenziare” chi trascura i cittadini italiani che oltretutto mantengono questi incapaci».
Meloni: «In arrivo 60 milioni di cartelle»
In un altro post Giorgia Meloni denuncia l’arrivo di 60 milioni di cartelle esattoriali: «Il fisco riparte: un’altra mazzata per gli italiani». «Dal 1° settembre l’Agenzia delle Entrate-Riscossione riparte alla carica con le cartelle esattoriali, pignoramenti e ganasce fiscali: è in arrivo una tempesta di 60 milioni di notifiche». E poi ancora: «Abbiamo visto come la gestione della crisi sanitaria abbia messo in ginocchio determinati settori, mentre ne ha favoriti altri. Come fa lo Stato – si chiede la leader di FdI – a chiedere soldi alle stesse attività che ha fatto chiudere? Come fa lo Stato a inviare cartelle di riscossione a quei lavoratori che non hanno percepito più entrate a causa delle restrizioni? Perché non distinguere chi può (e deve) pagare da chi è stato messo in condizioni di non poter pagare?».
«Il governo si metta subito al lavoro»
La Meloni poi aggiunge: «Il governo dei “migliori” si metta a lavorare e vari subito un provvedimento che metta a riparo tutte quelle aziende e famiglie che sono state penalizzate dalla pessima gestione della crisi sanitaria, concentri i suoi sforzi nel recuperare l’evasione e l’elusione fiscale delle grandi multinazionali che proprio durante il lockdown hanno moltiplicato i loro affari».