Meloni posta le parole di Jacobs («Non voglio essere usato»). E dice: «Non strumentalizzatelo»
«E ora speriamo che si metta la parola fine alla subdola strumentalizzazione ideologica dei nostri campioni olimpici. Si porti rispetto per gli anni di sudore e sacrifici di questi grandi atleti e per i loro straordinari risultati donati all’Italia». Giorgia Meloni con un post commenta l’intervista di Marcell Jacobs a ilFoglio. Il campione olimpico ha messo le cose in chiaro una volta per tutte e ha zittito gli immigrazionisti. Ecco cosa ha detto al Foglio: «Macché simbolo dello ius soli: io corro. Non sono preparato sul dibattito politico e non mi interessa. Voglio essere giudicato in pista. Non seguo la politica. Lo ius soli? Mah, non lo so, non voglio essere un simbolo. Io corro». Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni.
Valanga di commenti al post della Meloni
Sono in tanti a commentare il post della Meloni e le parole di Marcell Jacobs. Scrive un utente: «Bravissimo, lo sport non ha niente a che vedere con l’ideologia, specie quando quest’ultima è insulsa, stupida e inconcludente…». E un altro osserva: «Tra l’altro la sinistra sta strumentalizzando, per lo ius soli, atleti che sono italiani… per ius sanguinis (!). È una situazione grottesca, come tutte le idee di sinistra del resto». E c’è chi nota: «Finalmente uno “non in vendita”, che non sente il bisogno di visibilità se non per quello che è: un Atleta degno delle Olimpiadi!!!».
«Si aggrappano a tutto pur di non lasciare le poltrone»
E chi puntualizza: «Questi risultati come per gli altri, si ottengono con predisposizione e tanto allenamento… Ciao, non perdete la vostra dignità». E ancora un altro: «Si aggrappano a tutto. Ius soli, voto ai sedicenni, agli stranieri, ai clandestini. Tutto pur di non lasciare le poltrone. Troppo belle per lasciarle». E infine un altro utente scrive: «Mi fa piacere, che questo ragazzo ha smontato la sinistra con queste semplici parole; dimostrando che la sinistra strumentalizza tutto… Per me la sinistra fa pietà, e non aggiungo altro».