Michetti: “Non insulto e non provoco, il mio è uno stile politico nuovo. E già mi basta”
Non ce la faranno a trascinarlo nella rissa. Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma del Centrodestra, ancora una volta, intervistato da Radio Radio, tiene a rimarcare le differenze: “Il mio è uno stile nuovo di politica”. Fatevene una ragione. “Il contatto con la gente, nelle strade, è la cosa più bella di questa mia campagna elettorale. Scambiare idee con loro, parlare di Lazio e di Roma, di diritto, di tutte quelle cose che si possono fare per il bene della città. Si è instaurato un rapporto stupendo con i cittadini”.
Michetti: “La mia campagna elettorale anomala”
“La mia – spiega Michetti a chi insiste nel volerlo tirare sul terreno della polemica spicciola – probabilmente è una campagna elettorale anomala. Non insultiamo nessuno. Non rispondiamo alle tante provocazioni che ci sono state nei miei confronti, sin dal primo giorno. Mi insultano? Non mi interessa, voglio solo parlare del programma, di cose concrete, sempre nel rispetto e nella massima educazione. Ripeto – dichiara Michetti – di provocazioni ce ne sono ogni giorno, hanno fatto di tutto per non farmi candidare. Ma sono sempre andato avanti col sorriso. Il mio è uno stile nuovo di politica e già per questo sono soddisfatto”. Insomma, c’è poca “ciccia” per chi è a caccia di titoli ad effetto contro un avversario. Il che è un bene per i romani che sognano finalemnte un po’ di concretezza e non colpi di teatro.
Trancassini: “Tutti lo insultano e poi lo imitano”
E’ vero il contrario. Più lui sceglie il “fair play” più sono gli altri avversari a stuzzicarlo. Gli altri mi attaccano? “Non mi importa – ribadisce Michetti – vedo che gli spunti del mio programma e le mie idee piacciono. Questo significa che ciò che proponi ha una larga condivisione. Ora si parla di brand di Roma: io sono sei anni che mi ispiro a questo e dico ciò. I turisti vengono qui per la grandezza della città, un territorio meraviglioso: c’è il mare, il patrimonio artistico, la collina, la campagna. Tutto quello che è peculiare di Roma va tracciato e messo a sistema per renderlo visibile e godibile a tutti”. “Il tema della sicurezza in città è fondamentale – dice ancora Michetti – Dal primo giorno farò in modo di convocare un tavolo permanente sulla sicurezza con Viminale, Prefettura, forze dell’ordine; per monitorare settimanalmente le criticità, intervenire e porre rimedi efficaci. Roma subisce spaccio, violenze, soprusi, roghi tossici e tanto altro. Su tutto ciò ci sarà tolleranza zero”.
“Sugli autobus ci vuole di nuovo il bigliettaio per la sicurezza di tutti”
Lo dice in una giornata particolare, visto l’ennesima aggressione a un conducente Atac. ”Ci risiamo. Questo tipo di aggressioni si ripetono ormai quotidianamente e gli autisti non riescono neanche più a svolgere il proprio lavoro in tranquillità e sicurezza. Non è possibile continuare così”, dice Michetti. ”Lavorerò con il Prefetto e il Questore per avere più telecamere e più agenti, sui mezzi e nelle stazioni. Serve uno sforzo straordinario e condiviso. L’evento fa capire l’importanza di integrare nuovamente la figura del bigliettaio. Oltre a offrire nuovi posti di lavoro, questa decisione avrebbe un effetto fondamentale sia in termini di legalità che di assistenza al passeggero e al turista: sarebbe una vera e propria protezione per il conducente”.
Tracassini: “Tutti criticano Michetti ma lo imitano”
Ormai la situazione di questa campagna elettorale è ben chiara, chiosa Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia ” Calenda che gioca a fare il provocatore sperando così di agevolare Gualtieri. Ma gli attacchi strumentali fatti ad Enrico Michetti vengono smentiti dai fatti ogni giorno: tutti copiano il programma del candidato del centrodestra. Prima la Raggi con lo stadio della Roma all’Ostiense; poi Calenda con la quarta linea nel trattamento dei rifiuti a San Vittore e oggi Gualtieri che parla di brand Roma e rilancio di enogastronomia e agricoltura romana. Sì, copiano. Ed è umano che chi ha solo fallimenti alle spalle copi la competenza e la concretezza di Michetti. Un po’ meno comprensibile è la boria con cui lo fanno”.