Michetti prepara la svolta sui campi nomadi. Ma non solo: «Tolleranza zero verso abusivi e illegali»
«Il welfare cittadino spetta anzitutto a tutti i romani in difficoltà. Serve controllare che non ci siano abusi e garantire risposte certe e rapide. Ad esempio sulle graduatorie dei nidi, o su quella delle case popolari, praticamente ferme, mentre famiglie in difficoltà e giovani coppie nate e residenti a Roma non hanno un alloggio. E non possono realizzare il loro sogno di formare un nucleo familiare. Sia chiaro però che per avere i diritti bisogna rispettare le leggi e i doveri. I casi dei finti nullatenenti sono inaccettabili». Lo dice Enrico Michetti, candidato sindaco per il centrodestra a Roma in un’intervista al Tempo. Toni duri, i suoi, soprattutto quando si rivolge ai partiti avversari. «Ci sarebbe da scrivere un libro – dice – su ciò che hanno promesso e non mantenuto, su chiacchiere e giravolte. Dopotutto loro sono al governo nazionale, regionale e capitolino e quindi responsabili della situazione attuale».
Michetti intervistato da Il Tempo
Decoro, immondizia, sicurezza. Sono molti i temi su cui Michetti intende mettere mano. A suo giudizio sono i rifiuti «la principale e triste eredità che ci lasciano Regione e Comune». Fondamentale, quando si parla di periferie, è «portare servizi, illuminazione, decoro e trasporti pubblici». E poi la sicurezza. «Nel piano regolatore che sogno – avverte – deve esserci spazio per i commissariati e non per la delinquenza, per il verde e non per i rifiuti, per il sociale e non per l’isolamento dei quartieri e dei cittadini». Michetti dice puntare molto sulle metropolitane. «Perché – spiega – risolvono alla radice i problemi di inquinamento, traffico e parcheggio».
«”Bonifica” alle stazioni Termini e Tiburtina»
Quanto poi al progetto “tolleranza zero” per abusivi e illegali, Michetti indica come prioritaria la «bonifica» delle «stazioni Termini e Tiburtina» e di «tutte le piazze di spaccio tristemente note». Sui campi rom, il candidato sindaco parla di «una situazione grave e fuori controllo». E sottolinea: «Il concetto di campo nomadi va superato, perché ormai si tratta di persone stanziali». Michetti sogna di volare alto. Vuole portare Roma ad avere gli stessi poteri di Berlino. «La città – sottolinea – deve sviluppare i poteri che già ha dal 2009 con la legge Roma capitale. Urbanistica, trasporti e infrastrutture. Attualmente perde milioni di euro per la mancata presentazione di progetti. Così non si può più andare avanti».