Milano, i rom prendono di mira un hotel a 4 stelle. «I campi sono covi di delinquenti, la sinistra tace»
Ennesimo fatto di cronaca a Milano che vede protagonista un rom. Stavolta si tratta di un diciottenne. Arriva davanti all’hotel di via Villapizzone. Guidaa un motorino con targa francese e continua a girare attorno a una macchina. Il suo atteggiamento è particolarmente sospetto. Va via, per poi tornare insieme a un complice che all’improvviso scende dal motorino e spacca il finestrino dell’auto. Prende una borsa che è sul sedile, risale sullo scooter e inizia la fuga.
Milano, la fuga in moto del 18enne rom
Ma proprio lì c’è la polizia. Il 18enne rom si accorge che gli agenti lo stanno inseguendo e si getta contromano per far perdere le proprie tracce. I poliziotti intuiscono che i due sono diretti al campo nomadi di via Negrotto e arrivano in tempo. Il complice riesce a scappare, il 18enne viene preso. Il sospetto è che sia responsabile di almeno un altro furto davanti allo stesso hotel.
«I campi nomadi vanno smantellati, ma la sinistra…»
Le reazioni sono immediate. «Ormai Milano è accerchiata da questi campi rom, enclave della delinquenza. Vanno chiusi e smantellati». Lo afferma Riccardo De Corato, assessore alla sicurezza della Regioe Lombardia. «Quello di via Negrotto è uno dei più vecchi. Ed è stato affiancato negli anni dal fortino della criminalità di via Emilio Bianchi. Fortino che è frequentato dalle stesse persone che frequentavano anche il campo. «È chiaro che non vi sia la volontà né da parte delle istituzioni, né da parte del Comune di smantellare quest’area. Eppure, è la roccaforte della delinquenza nomade. Per il centrosinistra è evidentemente considerato come qualcosa di negativo il ripristino della legalità».