Monte dei Paschi, FdI-Ecr: Il Pd porta a sbattere, serve più tempo. Prorogare “l’uscita” dello Stato dalla banca
“La gestione sconsiderata della vicenda Monte dei Paschi di Siena da parte del Pd rischia di portare al naufragio la storica banca senese. Di metterne a rischio il brand. E di causare migliaia di esuberi. Fratelli d’Italia farà di tutto per impedire che questo destino si compia”. Così Raffaele Fitto, copresidente del gruppo Ecr e il capodelegazione FdI-Ecr Carlo Fidanza.
Mps, FdI-Ecr chiede più tempo a Gentiloni
Per questa ragione – spiegano in una nota congiunta – abbiamo depositato un’interrogazione urgente alla Commissione europea, indirizzata ai commissari Gentiloni e Dombrovskis. Per richiedere una deroga funzionale a superare il termine d’uscita dello Stato da Mps. Attualmente fissato al 31 dicembre 2021. Fratelli d’Italia chiede più tempo per individuare soluzioni che tutelino marchio, patrimonio e livelli occupazionali. “Senza cedere alla tentazione – incalzano Fitto e Fidanza – di percorrere la strada più rapida e semplice. Ma meno conveniente per lo Stato.
L’interesse di Unicredit e l’imbarazzo del Pd
Con l’operazione avviata, la neutralizzazione dei rischi di esposizione per Unicredit comporterebbe l’impegno per oltre 10 miliardi da parte dello Stato. Ribaltando di fatto così i rischi su tutti i contribuenti italiani e sui lavoratori del Monte. Fratelli d’Italia darà battaglia in Italia e in Europa“.
Nella città del Palio Mps è un’istituzione. Un terzo dei cittadini lavora al Monte, l’altro terzo è pensionato dell’istituto di credito, e il restante aspetta di entrarci. Diffcile per loro mandare giù il rospo che l’interesse manifestato da UniCredit per il Monte, con l’imbarazzo del Pd, non è senza contraccolpi. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco ha dato la disponibilità a riferire su Mps mercoledì alle commissioni Finanze di Camera e Senato) dopo il caos scoppiato in Parlamento e la proposta del centrodestra che chiede la creazione di un terzo polo bancario.