Morte improvvisa dei giovani, uno studio scopre il ruolo del colesterolo cattivo. Ecco cosa accade
Scoperto il ruolo del colesterolo cattivo nella morte improvvisa dei giovani. Il colesterolo “cattivo” è ancora più cattivo, perché aggrava la cardiomiopatia aritmogena, una delle cause più frequenti della morte cardiaca improvvisa nei giovani. La notizia arriva da uno studio, coordinato dal Centro cardiologico Monzino di Milano. Gli studiosi hanno scoperto che la porzione ossidata del colesterolo Ldl, cosiddetto “cattivo”, è un fattore precipitante della cardiomiopatia aritmogena (Acm). È stato dimostrato che i pazienti con un’alta concentrazione di Ldl ossidato nel sangue possono soffrire di forme più gravi di disfunzione ventricolare e di eventi aritmici maggiori, tipici della cardiomiopatia aritmogena. Il lavoro è stato appena pubblicato sulla rivista Embo Molecular Medicine.
Lo studio sul colesterolo cattivo
La Acm – riferisce una nota del centro – è una malattia genetica che spesso colpisce giovani atleti. È causata da una mutazione nel Dna che provoca un progressivo accumulo di grasso nel cuore, impedendone il corretto funzionamento e dando origine a cortocircuiti elettrici che possono determinare l’arresto cardiaco. È caratterizzata da una graduale sostituzione del miocardio ventricolare con il tessuto fibro-adiposo e si manifesta con fenomeni aritmici che variano dalla extrasistolia ventricolare isolata alla tachicardia o la fibrillazione ventricolare, e nel tempo dà origine a scompenso cardiaco.