Per chi ha fatto il vaccino Moderna si va verso la terza dose «prima dell’inverno»: ecco perché
La compagnia farmaceutica del vaccino Moderna ritiene che probabilmente sarà necessaria la somministrazione di una terza dose «prima della stagione invernale», a causa dell’apparizione della variante Delta. «Crediamo che l’aumento della forza dell’infezione risultante dalla variante Delta», o indiana, «la stanchezza della popolazione per le misure» preventive come distanziamento e mascherine, «e gli effetti stagionali, con il trasferimento al chiuso, condurranno ad un aumento dei contagi negli individui vaccinati», riconosce la compagnia nelle slide della presentazione dei risultati agli analisti.
Vaccino Moderna, il motivo della decisione
«Anche se vediamo un’efficacia duratura del vaccino in fase 3 fino a 6 mesi, ci aspettiamo che gli anticorpi continuino a diminuire e finiscano per compromettere l’efficacia del vaccino. A causa di questa intersezione, crediamo che una terza dose di rinforzo sarà probabilmente necessaria prima della stagione invernale». Il Ceo di Moderna, Stefan Bancel, ha sottolineato che il vaccino «sta mostrando un’efficacia duratura del 93% a sei mesi», ma ha avvertito che «la variante Delta è una minaccia nuova e importante, per cui dobbiamo restare attenti».
Si lavora alla dose da richiamo annuale
Guardando al futuro, Bancel ha detto che la compagnia sta lavorando su un vaccino di una dose del vaccino Moderna che serva da richiamo annuale contro la Covid-19, l’influenza e il virus respiratorio sinciziale (Vrs) per gli adulti. Nello stesso modo, ha già iniziato a preparare gli studi di ultima fase su un vaccino contro l’influenza e il Vrs, che ha ricevuto l’autorizzazione al fast track negli Usa qualche giorno fa.
I progressi realizzati dal team del vaccino Moderna
«Sono orgoglioso dei progressi dei nostri team», ha commentato Stéphane Bancel, Ceo di Moderna. «Ora abbiamo candidati mRna in studi clinici in 5 aree terapeutiche, tra cui malattie infettive, cardiovascolare, oncologica, malattie rare e malattie autoimmuni. Siamo lieti che il nostro vaccino Covid mostri un’efficacia duratura del 93% per 6 mesi, ma riconosciamo che la variante Delta è una nuova significativa minaccia, quindi dobbiamo rimanere vigili».
«Questo è solo l’inizio»
Guardando al futuro, Bancel aggiunge: «Abbiamo iniziato a preparare studi in fase avanzata per il nostro vaccino Moderna antinfluenzale e per quello contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), che ha ricevuto la designazione rapida dalla Fda pochi giorni fa, e guardiamo avanti alla nostra visione di una singola dose di richiamo annuale che fornisca protezione contro Covid, influenza e Rsv per gli adulti. Crediamo che questo sia solo l’inizio».