Rula Jebreal, sproloquio a “In Onda”: la situazione in Afghanistan è colpa della destra (video)
Rula Jebreal non perde occasione per un delirio quotidiano. Quello che sta accedendo in Afghanistan è colpa della destra. Oltre ogni limite di decoro personale è l’intervento della giornalista a “In Onda”. Il duo Parenzo-Concita De Gregorio hanno voluto lei per “contribuire” all’approfondimento dei fatti in Afghanistan che stanno facendo vittime fisicamente e moralmente le donne. Rula Jebreal non contribuisce in nulla se non a difendere l’indifendibile. Ossia le femministe che a lungo hanno taciuto sulle violenze che le donne stanno subendo e subiranno con il ritorno della sharia. Nessuno aveva intimato alle femministe di armarsi e partire per andare a combattere. La Jebreal ciurla nel manico. Quello che si chiedeva alle femministe era di dire cose chiare e fuori da ogni ambiguità sui diritti delle donne calpestati da una visione integralista dell’Islam di cui i talebani sono portatori. Non lo hanno fatto o le poche lo hanno fatto in ritardo. Così come fecero con il caso di Saman.
Afghanistan, Rula Jebreal per difendere le femministe accusa la destra
Dove sono Murgia, Boldrini e le altre?, ci si era chiesti da più parti. Sempre pronte a trasalire per desinenze concordate al maschile e amenità varie; come la battaglia per la “shwa”, la sillaba indifferenziata. Femministe sempre in prima linea quando si tratta di criticare la festa di Diletta Leotta o i testi di Sfera Ebbasta. La domanda era lecitp porla alla Jebreal. Chiedere un giudizio in profondità a Rula Jebreal è strato inutile. E lei per scagionare le femministe per la loro assenza dal dibattito ha dovuto accusare la destra. Un classico di chi non sa che argomenti usare.
Afghanistan, Rula Jebreal difensore d’ufficio delle femministe
“La destra ha appoggiato e finanziato questa guerra e in questo momento dice che non vuole i rifugiati“. E’ questa l’unica risposta che ha saputo dare a chi non ha potuto non notare un certo silenzio sulla condizione delle donne nel Paese. Non brilla per acume e profondità. “Le femministe non la volevano la guerra – ha detto -. Adesso dire alle femministe di andare a combattere questa guerra è veramente vergognoso. Questa è una responsabilità di tutti noi ed è un fallimento di tutto l’Occidente, non delle femministe”. Nessuno ha chiesto alle femministe di andare in guerra. Il solo dirlo è ridicolo. Se non si è preparati meglio non intervenire che parlare a vanvera. Come difensore d’ufficio non vale una granché. E’ presuntuosa. Aveva ragione Giorgia Meloni a constatare dopo un attacco da parte dell’illuminata giornalista che “è inutile parlare con chi è così scarso”.