Scoppia la “guerra” tra Conte e i fedelissimi di Di Maio: “vaffa silenziosi” a Napoli e Salerno
Tour di fuoco in Campania per Giuseppe Conte. Oggi è a Salerno per la campagna elettorale di Elisabetta Barone, rivale del sindaco uscente Enzo Napoli. Poi una corsa a Napoli dove si consuma lo scontro più forte con la corrente di Luigi Di Maio. L’ex premier, sicuro di poter contare sull’appoggio di Roberto Fico, sembra deciso a voler imporre la sua linea nella scelta dei candidati al Consiglio comunale.
Conte in tour in Campania
Il clima è bollente anche perché da settimane circola l’ipotesi di inserire in lista ex consiglieri e assessori della giunta De Magistris. Come si legge sul Giornale sono due i nomi che stanno creando malumori all’interno del Movimento: Francesca Menna, assessore alle Pari opportunità della giunta De Magistris, e Ciro Borriello, assessore allo Sport. Fico e Conte potrebbero dare l’ok alla candidatura dei due assessori nella lista grillina. Una scelta che avrebbe già scatenato l’ira dei sostenitori a livello locale di Luigi Di Maio. Anche perché la candidatura dei due assessori escluderebbe i candidati vicini al ministro degli Esteri.
Maresca: «A Napoli amici, a Salerno nemici»
Uno scontro a distanza tra Conte e Di Maio che si consuma anche nella città di Salerno. L’ex premier si presenta oggi a fianco dell’ex sottosegretario alla Difesa Angelo, parlamentare che negli ultimi mesi non ha nascosto il suo disaccordo con Di Maio. La visita a Salerno però per Conte rischia di essere anche un boomerang. Infatti come ha osservato Catello Maresca, candidato sindaco del centrodestra a Napoli nelle due città cambiano gli accordi. «A Napoli amici, a Salerno nemici. Cade finalmente la maschera della coalizione caravanserraglio Pd-M5S, anche se ormai era davvero solo un segreto di Pulcinella. L’ex premier Giuseppe Conte infatti, dopo le passerelle in città per sostenere il candidato del “pacco per Napoli” (Gaetano Manfredi) appoggiato dal Pd di De Luca, sarà a Salerno per la campagna elettorale di Elisabetta Barone, rivale del superdeluchiano sindaco uscente Enzo Napoli. Insomma, “franza o spagna purché se magna”».