Scuola, Bianchi è in bilico: già circola il nome del sostituto. Le nuove regole per il ritorno in classe
Il ministro Bianchi si avvia a essere rimpiazzato: ha sbagliato con la scuola, tanto da far rimpiangere la Azzolina. Il che è quanto dire. A pochi giorni dalla riapertura della scuola il suo piano ha fatto scattare proteste e ire e molti sindacati non hanno firmato il protocollo. C’è confusione su tutto e all’interno della scuola si consuma lo scontro più forte sul green pass. I tamponi a scuola ai professori? Misura poca chiara, hanno detto i presidi. Tanto da spingere il ministero a chiarire che i docenti che non si sono vaccinati non avranno i tamponi gratis. Ma non è l’unico aspetto che ha reso Bianchi poco amato. C’è quello delle classi pollaio, per esempio, problema controbilanciato dall’idea di tenere le finestre aperte.
Scuola, Bianchi e nodi sul tappeto
E poi ancora. I genitori dei bambini più piccoli sono terrorizzati dal ritorno alla didattica a distanza, mentre molti studenti incrociano le dita e sperano che anche quest’anno ci siano regole più soft soprattutto per gli esami di maturità. Poi ci sono i problemi cronici della scuola a cui Bianchi non ha messo mano: la carenza di personale scolastico. Insomma, i problemi sul tappeto sono tanti e come ipotizzano in molti Bianchi potrebbe essere il primo ministro dell’era Draghi ad essere rimpiazzato. Al suo posto potrebbe arrivare l’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni oppure potrebbe essere ripescato l’ex ministro grillino Patuanelli.
Scuola, ecco le nuove regole
Si torna in classe il 13 settembre. Guardiamo in sintesi quali sono le nuove regole. Il Messaggero le ha sintetizzate. Eccole. All’interno degli edifici scolastici va mantenuto il distanziamento di un metro, anche tra i banchi. Mentre tra i banchi e la cattedra del docente la distanza di sicurezza si porta a due metri. Ma, qualora non ci fosse lo spazio disponibile, basterà indossare la mascherina e chiedere interventi mirati su spazi aggiuntivi.
Obbligo della mascherina in classe
Tutti gli studenti, dalla prima elementare in poi, devono indossare la mascherina. Deve essere di tipo chirurgico e solo per particolari necessità degli alunni disabili si può avere la maschera trasparente.
Le scuole dovranno prevedere percorsi suddivisi per raggiungere le aule e gli spazi comuni indicati con segnaletica orizzontale. Resta la possibilità di scaglionare gli orari per evitare assembramenti in entrata e in uscita. Non è ancora deciso se verranno adottati i due ingressi, alle 8 e alle 10, per agevolare i trasporti pubblici. I presidi hanno chiesto senza successo bus riservati agli studenti.
Porte e finestre aperte
Tutti i locali delle scuole devono essere sanificati e areati a norma anti-covid. Le classi devono tenere aperte la porta e le finestre, per agevolare il ricambio d’aria. Ma salta l’obbligo di farlo anche nelle giornate di maltempo.