Tragedia a Milano, 13enne muore cadendo dal monopattino sulla ciclabile: fatale una brusca frenata
Aveva chiesto all’amico di fare un giro sul monopattino del padre. Ma da quel giro non ha più fatto ritorno… Non ce l’ha fatta il ragazzo di 13 anni caduto nel pomeriggio mentre percorreva la pista ciclabile a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Nella caduta il giovane ha riportato un «trauma cranico e un trauma toracico». E al momento dell’arrivo dei sanitari il «paziente era in arresto cardio circolatorio» ed è stato trasportato in ospedale «con manovre di rianimazione in corso». Al suo arrivo all’ospedale Niguarda, il minore era in condizioni disperate: in coma. Con due brutti traumi, alla testa e al torace. Per lui, però, le speranze si sono spente quasi subito. La situazione è apparsa subito complessa già ai soccorritori del 118, così, nonostante una disperata corsa in ospedale, il ragazzo è morto poco dopo il suo arrivo al nosocomio milanese…
Milano, 13enne muore cadendo dal monopattino sulla ciclabile
Sull’accaduto indagano i carabinieri e la Polizia locale, impegnati a ricostruire la modalità dell’incidente mortale. Rispetto al quale sembra ormai chiaro che lo schianto sull’asfalto, fatale al 13enne, deve essere stato particolarmente violento. Secondo alcuni testimoni che l’Adnkronos menziona, il minore sfrecciava a forte velocità. Poi avrebbe inchiodato, provocando un effetto catapulta che lo ha fatto impattare col terreno. Tutto è accaduto intorno alle 16.15 in via Antonio Gramsci, all’altezza del civico 541, a Sesto San Giovanni (comune alle porte di Milano).
Il racconto dei testimoni di quei drammatici istanti
Stando al racconto di alcuni testimoni il ragazzo stava giocando sotto casa – distante solo una cinquantina di metri dal luogo dell’incidente mortale – quando ha chiesto all’amico di fare un giro con il monopattino. Che, riferisce l’agenzia stampa, sarebbe di proprietà del padre dell’amichetto della vittima. E «non indossava il casco», fa sapere una fonte.
Ora il mezzo è finito sotto sequestro
Alcuni testimoni lo avrebbero visto sfrecciare «a forte velocità» prima di inchiodare – «forse per paura» – e di sbalzare sull’asfalto dove ha violentemente picchiato la testa. «L’impatto al suolo è stato fortissimo», ripetono i presenti sul luogo dell’incidente. E non gli ha dato scampo. Ora il mezzo è finito sotto sequestro. Chi indaga sta cercando di capire con una perizia se il monopattino fosse a norma e se ci siano responsabilità da parte del genitore dell’amichetto della vittima, travolti in questa tragedia senza ritorno...