Vergognoso attacco alla Meloni, Fazzolari: «Per “Il Domani” Giorgia è come Hitler». L’articolo delirante
“Noi di destra siamo abituati alle farneticazioni e alle menzogne targate mainstream. Ma questa volta il quotidiano ‘Il Domani’, con la recensione fatta da tal Emanuele Felice del libro ‘Io sono Giorgia‘, ha superato ogni limite di decenza”. Il senatore di Fratelli d’Italia Giovan Battista Fazzolari non tollera oltre e in questa lunga dichiarazione stigmatizza i deliri messi nero su bianco sul quotidiano. “Il giornale di De Benedetti scrive a proposito di Giorgia Meloni che: ‘Leader estremisti di questa foggia in passato hanno arrecato danni irreparabili alla nostra Italia, all’Europa e all’umanità. Per come è messo il mondo oggi, possono fare altrettanto danno. Non vanno sottovalutati'”. Siamo alla follia pura. L’articolo si intitola “L’estremismo mascherato di Giorgia Meloni”.
Fazzolari: “Attacco vigliacco alla Meloni sul quotidiano di De Benedetti”
“La Meloni come Hitler e Mussolini, insomma”, sottolinea Fazzolari l’analisi delirante che “Il Domani” ha veicolato ai suoi lettori. “Un pericolo che deve essere fermato- prosegue Fazzolari- . E magari qualche esaltato potrebbe prendere sul serio le idiozie scritte da questi spregiudicati seminatori di odio; e decidere di fare la propria parte per il bene dell’umanità; mettendo a tacere la Meloni e gli esponenti di Fratelli d’Italia. Magari con capi d’accusa costruiti a tavolino o con menzogne scritte sui giornali; o negando i diritti dell’opposizione, o magari sparando agli esponenti di FdI”. Le parole hanno un peso devastante e chi le ha scritte non può non averne coscienza. “Perché se c’è da fermare il nuovo Hitler tutto è lecito. Solidarietà a Giorgia Meloni per questo ennesimo attacco vigliacco. La crescita di Fratelli d’Italia fa sempre più paura ai difensori dello status quo e fa perdere loro lucidità e decoro”.
Il Domani: “Il patriottismo della Meloni acritico e cieco”
Fazzolari ha sintetizzato come meglio non si potrebbe il succo di questo articolo vergognoso. Citiamo fior da fiore altre “perle” dall’articolo del Domani: “La patria che ha in mente la Meloni è un patriottismo acritico e cieco che sarebbe più corretto definire sciovinismo: quello che ci ha condotto dritti dritti alle peggiori tragedie del 900“. L’estensore dell’articolo vuole dare lezioni alla Meloni, scrivendo che “non ha imparato nulla dalla storia“. Scrive tali assurdità riferendosi alle pagine dedicate dalla presidente di FdI alla Grande Guerra. “Per Giorgia Meloni la Prima Guerra Mondiale ha reso possibile ‘l’ingresso della Nazione tra le più grandi potenze del mondo”. Il Domani” si stupisce per un giudizio geopolitico che nulla ha a che vedere con i dolori per le immani tragedie che ogni guerra reca con sé. Eppure “tal Emanuele Felice” si scandalizza, dipingendo la Meloni per una potenziale guerrafondaia.
Raffica di menzogne: “Non fatevi ingannare, è la leader più estremista”
Per cui l’articolo prosegue: “Il nostro interesse nazionale si difende stando in Europa. La Meloni sembra credere il contrario“. Peggio: “Chi ama davvero la Patria dovrebbe guardarsi dalle idee della Meloni”. E fa uno spericolato quanto assurdo sillogismo:”Il sovranismo della Meloni non fa gli interessi dell’Italia, ma li danneggia. Proprio come avvenuto durante il fascismo”. Ancora fiele: “Tra parentesi, la Meloni evita di parlare del fascismo e quando lo fa è alquanto equivoca“, sostiene l’articolista, che inizia un excursus storico arrivando all’Impero ottomano, a Carlo Martello e quant’altro per farle un’interrogazione di storia. Il che è abbastanza patetico. Poi, passando ai programmi su immigrazione, gender e diritti arriva a scrivere che le posizioni della Meloni “arrecano sofferenza” alle persone.
L’attacco, iniziato per recensire “Io sono Giorgia“, si conclude così: “Non bisogna farsi ingannare dal suo citazionismio eclettico e dalla sua vicenda di donna determinata e madre sensibile“. Perché per il quotidiano di De Benedetti “Giorgia Meloni è la leader più estremista che abbia mai guidato un partito a due cifre in italia…E il suo libro così ben costruito cerca di rendere accettbili le idee della destra radicale e una visione culturale che sono figlie dirette del fascismo”. Ha ragione Fazzolari. La misura è stracolma. Il 20 per cento di FdI, primo partito, ha fatto perdere il senno, l’equilibrio, l’onestà intellettuale.