Zangrillo: “Basta con il bollettino covid. Per chi è sano di mente questi numeri non hanno senso”
Basta con questo stillicidio dei numeri quotidiano. Torna ad attaccare, Alberto Zangrillo. Senza ipocrisie, in modo diretto, torna a brutto muso, stigmatizzando il “Calvario” perpetuo del bollettino Covid. Numeri ormai senza senso nella modalità con cui vengono snocciolati. Il primario del San Raffaele di Milano lo spiega e lo scrive su Fb: in questa fase in cui siamo, nella cosiddetta quarta ondata, i numeri relativamente bassi non giustificano secondo il suo punto di vista l’angoscioso aggiornamento quotidiano.
Zangrillo sbotta: “Basta con questo attacco mediatico quotidiano”
Questo il suo pensiero: “Per gli Italiani responsabili e sani di mente, sotto quotidiano attacco mediatico, questi numeri non hanno alcun significato”. Zangrillo, con la tabella quotidiana dei nuovi positivi, ha messo in evidenza come sia ormai anacronistico l’aggiornamento quotidiano. Per inciso anche Matteo Bassetti, nei giorni scorsi, ha spiegato come a suo giudizio sia inutile paragonare la terza ondata dello scorso inverno con quella in corso ora. Zangrillo chiede insomma, e non da oggi, di sospendere i bollettini e di abbassare i toni allarmistici sulla pandemia.
Zangrillo da mesi chiede di cambiare le moidalità del bollettino
Il suo attacco odierno non giunge inatteso. Da mesi il professor Zangrillo chiede che vengano cambiate le modalità di comunicazione dei dati del Covid. Recentemente aveva evidenziato che “comunicare ogni giorno un numero non reale di contagiati Covid-19 è operazione dannosa, ridicola, inutile“. Nel post su Fb il primario del San Raffaele di Milano prende spunto dal bolletino del 7 agosto dice che ci sono stati poco più di 6.900 nuovi contagi rilevati su circa 290mila tamponi effettuati: un numero che tiene conto anche di quelli rapidi antigenici, per una percentuale di positivi/testati del 2,3%.
“Quotidiano attacco mediatico”
Il giudizio lapidario di Zangrillo trova conferma in altri pareri di infettivologi e virologi. Anche i ricoveri non sono ai livelli delle precedenti fasi dell’epidemia, sia nei reparti ospedalieri che in quelli di terapia intensiva. Per questo anche Matteo Bassetti chiede a più riprese di modificare i parametri di conteggio. “Cominciamo a non contare più quei soggetti che sono diventati negativi al virus, perché non è corretta una conta di questo tipo. È evidente che, se sommi un mattone e un muro, quel mattone fa andare il muro sopra una certa misura”, ha affermato qualche giorno fa Bassetti. Ricordando anche nelle terapie intensive si trovano ancora soggetti ricoverati dalla terza ondata, ormai negativizzati.
Il web: “Prof ha ragione. C’è chi ha nostalgia del lockdown”
Il web concorda in gran parte con Zangrillo: “Bravissimo! Questi numeri non hanno alcun significato. Ho smesso da un pezzo di guardarli!”. E c’è un utente che con molto realismo ammette: “Dottore purtroppo è inutile che infondi ottimismo, io ti ringrazio, ma sappi che c’è gente che è nostalgica del lockdown e che vuole, anzi si nutre di questo allarmismo. Sembrano non vedere l’ora di ascoltare previsioni nefaste, per poter indossare guanti e mascherina anche sotto il sole battente in strade poco frequentate…. Incredibile ma vero, ecco perché per loro lei è il male, colui che vuole alleviare il loro stato perverso di bisogno di ansia… Anzi credo che per loro l’ansia sia tornare ad una vita normale”.