Al Bano sui fischi e gli insulti all’Arena di Verona: “È stata una sentenza politica contro me e Sgarbi” (video)
Al Bano non ci sta e replica ai fischi con i quali è stato accolto insieme a Vittorio Sgarbi, martedì scorso, all’Arena di Verona dove era in corso la serata dedicata a Franco Battiato. «Quei fischi – dice all’AdnKronos l’artista che ha accompagnato il critico sul palcoscenico- non sono stati ben intonati, anzi erano molto stonati. In realtà non sapevo niente di questo spettacolo, ero impreparato ma mi sono ritrovato sul palcoscenico invitato da Sgarbi: appena è uscito, e io dietro di lui, sono arrivati i fischi».
Al Bano sui fischi dell’Arena: “Nei fischi contro me e Vittorio un attacco politico”
«Se è una manifestazione musicale – afferma Al Bano – non vedo perché, appena un soggetto esce dal palcoscenico, lo coprono di fischi. In quel fischio non c’è niente di musicale, c’è soltanto un sentenza politica che non si sposa molto bene con la musica. Io rispetto chiunque abbia un’idea da difendere e difenderò il fatto che la si possa esprimere perché siamo in democrazia. Abbiamo preso solo dei fischi gratuiti ma alla fine, dopo che ho spiegato il motivo della mia presenza, ne sono uscito tra gli applausi», conclude.
Sgarbi: “Una parte del pubblico ci ha chiamati fascisti”
Anche Vittorio Sgarbi ha replicato sui fischi. Il critico d’arte lo ha fatto con un video sulla sua pagina Facebook. «Io e Al Bano eravamo a Padova per una inaugurazione. Non sapevamo fosse un omaggio diretto a Franco Battiato, ci siamo trovati a palco vuoto con una parte che ha pensato bene di chiamarci “fascisti””. La risposta di Sgarbi, da sindaco di Sutri, di dedicare una piazza del Comune della Tuscia, proprio a Franco Battiato. «Saremo il primo Comune d’Italia a intitolare una piazza a Battiato. È questa la mia risposta all’Arena di Verona. Lo farò per ricordare l’amico di mia sorella (Elisabetta Sgarbi ndr era amica personale del cantautore siciliano) e anche mio».