Capo ultras del Napoli arrestato a Milano: era in trasferta per rapinare un Rolex da 45mila euro
Fa scalpore l’arresto a Milano di Carmine Tolomelli, leader del gruppo ultras del Napoli “Mastiffs“. La polizia di Stato lo ha arrestato martedì pomeriggio assieme a un complice 40enne, per la rapina dell’orologio commessa ai danni di un automobilista in Foro Bonaparte.
Nel corso delle indagini svolte sotto la direzione della locale Procura della Repubblica per contrastare il fenomeno delle rapine di orologi in danno di automobilisti, consumate da soggetti a bordo di motoveicoli, i due uomini martedì sono stati seguiti dai poliziotti della quinta sezione antirapina della squadra mobile milanese a bordo di scooter.
Tolomelli è capo ultras dei Mastiffs del Napoli
Tolomelli, 41 anni, era stato fotografato accanto all’altro capo ultras del Napoli, Gennaro De Tommaso (conosciuto col soprannome di «Genny ‘a carogna»), durante gli incidenti avvenuti a Roma per la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina nel 2014. Sospettato di aver commesso altri colpi a Milano, era stato già arrestato nel 2017 per una rapina dello stesso tipo.
I collegamenti tra tifoserie organizzate criminalità organizzata sono sempre più frequenti. Ultimo caso eclatante quello di Diabolik, degli ultras della Lazio, ucciso in un regolamento di conti.
Dopo aver percorso alcune vie della zona Sempione e San Siro, i rapinatori hanno individuato la vittima mentre percorreva Foro Bonaparte a bordo della sua Porsche 992 con targa svizzera e, non l’auto si è fermata nel traffico all’angolo con largo Cairoli, uno dei rapinatori è sceso dallo scooter e il complice a bordo dello scooter ha spostato lo specchietto retrovisore sinistro, permettendo al primo di aprire lo sportello: dopo una violenta colluttazione, l’uomo è riuscito a strappare l’orologio di marca Rolex modello Skydweller, in oro rosa, del valore di circa 45mila euro, dal polso della vittima, per poi risalire a bordo dello scooter e allontanarsi velocemente con il complice.
Seguiti dai poliziotti, i due sono stati attesi presso il box dove erano stati custoditi gli scooter che, nel frattempo, era stato scoperto nel corso delle indagini svolte nell’arco di pochi giorni: non appena rientrati nel box per parcheggiare gli scooter, i due rapinatori sono stati bloccati dagli operanti e trovati in possesso dell’orologio rapinato. Gli agenti della squadra mobile, oltre agli scooter utilizzati con i numeri di telai abrasi, hanno rinvenuto anche diverse targhe adesive false da utilizzare per commettere le rapine.