Attacco hacker alla Regione Lazio, Zingaretti diserta l’aula. FdI: “Che cosa c’è da nascondere?”
«Siamo stati costretti a chiedere il rinvio ad altra data. È scappato anche oggi pur di non dover rendere conto delle responsabilità della sua amministrazione» sull’attacco hacker alla Regione Lazio. Così, in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia, dopo la diserzione di Nicola Zingaretti dall’aula del consiglio alla Pisana.
«Sull’attacco informatico che ha bloccato il sistema della Regione Lazio – scrivono i consiglieri FdI in una nota – per oltre un mese, avevamo chiesto insieme agli altri consiglieri del centrodestra che, alla presenza di Zingaretti, si tenesse una Consiglio straordinario. E ciò per un approfondimento sulle cause. Sui danni subiti e sullo stato attuale dell’efficienza e della sicurezza. iInvece, Zingaretti non si è visto. L’assessore in rappresentanza della Giunta si è presentata con quaranta minuti di ritardo, di fatto rendendo insufficiente il tempo, già contingentato, per la seduta prevista dalle 10 alle 13. Zingaretti ha sfacciatamente ignorato le richieste di trasparenza e di informazione dell’opinione pubblica, dimostrando menefreghismo e superficialità nei confronti di tutti gli utenti, le imprese ed i professionisti del Lazio di tutti i settori, gravemente danneggiati dalla sospensione dei servizi online».
Attacco hacker alla Regione Lazio, Zingaretti non si è presentato
«Molto grave che la giunta non si sia presentata alle 10, come invece fatto dai consiglieri di opposizione e maggioranza. Così come pure è assente il presidente Zingaretti, nonostante la garanzia di una sua partecipazione richiesta dai firmatari. È opportuno aggiornare la seduta». Lo ha chiesto al presidente Marco Vincenzi il capogruppo del consigliere regionale di FdI Fabrizio Ghera nel corso della seduta per la questione dell’attacco hacker alla Regione Lazio. Seduta poi saltata definitva,ente.
Zingaretti ha preferito dedicarsi a una attività di pura propaganda. Ha partecipato infatti alla premiazione di alcuni studenti laziali nell’ambito del progetto “Ri-Movie Ciclo”, la campagna di educazione ambientale promossa dalla Regione Lazio. Sull’attacco informatico, invece, silenzio tombale.