“Berlusconi sta peggiorando”. I giudici sono scettici e ordinano la perizia. Ecco di cosa soffre il Cav
Nelle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, “per quello che ho avuto modo di leggere, c’è stato sicuramente un moderato miglioramento nel periodo estivo, che però invece negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi, soprattutto di fibrillazione atriale, che sono quelli che maggiormente preoccupano i medici in termini di stabilità delle condizioni generali, e inevitabilmente hanno ripercussioni sotto il profilo strettamente giuridico”. Le parole sono di Federico Cecconi, legale dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, imputato nel processo milanese Ruby ter, sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, che ha dato forfait proprio in virtù delle sue condizioni di salute. La Procura, però, vuol vederci chiaro.
Silvio Berlusconi è affetto da “long Covid, aggravato da patologie preesistenti” e si “trova in una condizione in cui necessita di riposo assoluto” per evitare “la recrudescenza” degli episodi che lo hanno colpito. Il quadro clinico, ha continuato, “viene visto ancora come oggettivamente indeterminato” e “non si può escludere una sorta di cronicizzazione” delle sue condizioni, ha aggiunto.
Berlusconi non sta bene ma scatta la perizia della Procura
Il tribunale di Milano ha “ritenuto indispensabile un accertamento medico peritale” sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, imputato nel processo cosiddetto Ruby ter, è stata la decisione del collegio della settima sezione penale presieduto dal giudice Marco Tremolada. L’udienza di oggi è stata rinviata per conferire l’incarico ai periti e “poter prendere una decisione motivata e ragionata” sulla possibilità di Berlusconi di prendere parte al processo. La prossima udienza si terrà mercoledì prossimo, 15 settembre.
Silvio Berlusconi è affetto “da una malattia, che è la vecchiaia, e che è costellata da una serie di patologie compatibili con la vecchiaia e aggravate da questa”. Ma “se non fosse supportato da una serie infinita di medici e da autorevoli avvocati, sarebbe qui a fare il processo”, aveva detto in apertura di udienza il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano. “Non abbiamo bisogno di consulenti per esaminare le cartelle cliniche” dell’imputato, ha continuato Siciliano, da cui si evince un quadro di “fragilità”, con malattie “fastidiose”, ma “non particolarmente invalidanti”. “Il quadro è di una gravità tale da costringere 50 persone in un processo che deve trovare una sua conclusione?”, si è chiesta il procuratore aggiunto.
Le critiche al processo Ruby Ter. “Grottesco”
Il processo milanese cosiddetto Ruby ter è “grottesco” dal punto di vista del principale imputato, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, “dove la contestazione è basata su una sua generosità del tutto svincolata da quella che sono in realtà ragioni ipotizzate”, è il giudizio di Federico Cecconi, legale dell’ex premier. La capacità di stare nel processo di Berlusconi, ha continuato il legale, “è un problema legato” alle sue condizioni di salute, “che possono essere destabilizzanti anche perché incominciamo ad avvicinarsi a una serie di fasi processuali, come ad esempio l’interrogatorio dove la sua presenza è inevitabilmente importante”.
E anche l’interrogatorio di Berlusconi, ha continuato Cecconi, “presume una sua serena possibilità di stare nel processo”. Per il legittimo impedimento “non è indicato un termine entro il quale ragionevolmente poter considerare superato il momento di impedimento e questo immagino sarà oggetto di serena valutazione da parte del Tribunale”.