Covid, i dati sui contagi da 0 a 19 anni: sono oltre 17mila con 190 ricoveri. Tasso di positività all’1,3%

18 Set 2021 18:08 - di Redazione

Sono 4.578 i nuovi casi e 51 i morti in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio da coronavirus in Italia. Sono 4.632.275 i contagiati dall’inizio dell’emergenza e 130.284 le vittime.

Covid, in calo i pazienti in terapia intensiva

Calano i pazienti in terapia intensiva e i ricoverati con sintomi con coronavirus. Sono 519 in totale i ricoverati in terapia intensiva, sei in meno di ieri mentre i ricoverati con sintomi sono 3.958 in totale, 31 in meno di ieri.

Sono 355.933 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati in 24 ore che fanno rilevare un tasso positività pari all’1,3%.

E mentre si registra una stabilità della curva dei contagi con un’ulteriore diminuzione del tasso di positività, l’Istituto superiore di sanità nel report sull’andamento dell’epidemia focalizza l’attenzione sulla fascia dei giovani e giovanissimi (0-19 anni).

Covid, il report dell’Iss sulla fascia d’età 0-19 anni

Tra il 30 agosto e il 12 settembre sono stati diagnosticati 17.312 nuovi casi tra ragazzi 0-19enni in Italia, 190 di essi sono finiti in ospedale e 2 in terapia intensiva. Non si è registrato nessun decesso. Dati che registrano un calo nei contagi in questa fascia di età, rispetto alle due settimane precedenti (16-29 agosto), quando i casi erano stati 22.843 anni.

Analizzando inoltre l’andamento dei casi diagnosticati fra gli operatori sanitari si osserva un lieve aumento dei casi ad inizio luglio in corrispondenza dell’aumento del numero dei casi nella restante popolazione. La percentuale di casi diagnosticati fra sanitari rispetto al resto della popolazione risulta essere in leggero aumento, ma stabilmente sotto lo 0.02% da inizio febbraio 2021.

Sempre secondo il report dell’Iss le persone che hanno completato il ciclo vaccinale contro Covid-19 hanno, rispetto a quelle non vaccinate, il 77% di rischio in meno di contrarre la malattia, il 93% in meno di finire in ospedale e -96% di essere ricoverati in terapia intensiva.

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