Covid, rialzo dei ricoveri: +86. Lo Spallanzani: monoclonali al posto della terza dose di vaccino
Sono 3361 i nuovi contagi da Covid in Italia (ieri 5315), secondo i dati del ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 52 morti (ieri 49) che portano a 129.567 il totale delle vittime da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 134.393 tamponi, con un tasso positività che sale al 2,5% (ieri 2%).
I ricoverati sono 86 in più nelle ultime 24 ore
In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 4302 (ieri 4216), con un aumento di 86 persone rispetto a ieri mentre sono 570 i ricoverati in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri), con 32 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.309.200 i guariti (+3.977) e 136.020 gli attualmente positivi (-682).
Allo Spallanzani la ricerca sui monoclonali
L’Inmi Spallanzani annuncia intanto di essere pronto a partire con uno studio che prevede la somministrazione degli anticorpi monoclonali in ‘alternativa’ alla terza dose a pazienti immunodepressi e fragili. “In questi mesi l’Istituto Spallanzani ha condotto le ricerche sulla risposta vaccinale in diverse popolazioni fragili, in persone immunodepresse per patologie gravi o in cura con terapie immunodepressive. Il nostro obiettivo, e del Paese, è quello di garantire la protezione dal contagio anche e soprattutto a queste persone. Come si può? Alcuni pensano ad una terza dose (o richiamo), noi stiamo immaginando un percorso che porti a dare una protezione con gli anticorpi monoclonali che già hanno dato dimostrazione di sé in ambito terapeutico“. Così il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia (nella foto) che già a metà agosto aveva detto che anticorpi monoclonali e vaccino rappresentano il mix che ci condurrà fuori dal tunnel della pandemia.
Vaia: nei più fragili potranno essere alternativa alla terza dose di vaccino
“In questi giorni abbiamo messo in cantiere un programma per favorire l’accesso a questo tipo di popolazione agli anticorpi monoclonali e abbiamo sottomesso un programma di accesso ai monoclonali alle autorità regolatorie e siamo in attesa in settimana che Aifa e il comitato etico approvino il programma – precisa Vaia -. Se tutto andrà a buon fine, come ci auguriamo, da lunedì cominceremo a somministrare gli anticorpi. Come sempre daremo la comunicazione degli esiti di questa innovativa e stimolante applicazione di una ricerca sul piano assistenziale”.
“Noi stiamo facendo questo programma di ricerca che non vuole sostituirsi, ma integrare – ha precisato Vaia – Ho sempre detto che sono due gli strumenti e che la scienza ci darà le risposte. C’è chi sta lavorando sulla terza dose” di vaccino, “legittimamente, e ci sono studi in corso. Noi vogliamo dare una mano, come istituto scientifico. Senza l’ambizione di essere depositari di verità assolute, ma diamo il nostro contributo”.