Crozza massacra la Cirinnà: «Non difendo i lavoratori, sennò a Capalbio mi guardano storto» (video)
«L’unica cosa certa è che il cane non ha trovato da cambiare». Maurizio Crozza è più perfido che mai. Nella prima puntata della nuova stagione di Fratelli di Crozza – in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+ – Crozza ha riproposto la sua nuova imitazione della senatrice Monica Cirinnà, più esilarante che mai. Nei panni della parlamentare romana si è scatenato in una imitazione urticante. «Ma poi parliamoci chiaro… il lavoratore non si porta più da anni, è una cosa anni ’70… oggi è molto più moderno il discorso LGBT. È una lotta comoda. Chi non è d’accordo con battaglie di civiltà come queste? Mettersi a favore degli operai invece significa mettersi contro le imprese e lei non ha idea del disagio… quando poi sulla spiaggia a Capalbio vedi l’industriale che ti guarda storto».
Crozza, dall’imitazione di De Luca a quella della Cirinnà
Un personaggio davvero spassoso, che fa concorrenza a uno dei cavalli di battaglia di Crozza. Quel Vincenzo De Luca, governatore della Campania, che però ha superato in battute e in provocazioni il suo stesso imitatore. Una nemesi che sembra colpire spesso i personaggi imitati dal comico. Non ultimo quel Massimo Ferrero, l’imprenditore del settore cinematografico e presidente della Sampdoria, che in onda a La7, ha sciorinato un vero e proprio show sopra le righe. Tanto che, a un certo punto, Cecchi Paone in studio a La7 da Myrta Merlino, ha domandato se in collegamento ci fosse davvero Ferrero oppure Crozza.
Crozza infierisce sulla brutta fine della sinistra italiana
Al di là delle battute di Crozza e della sua imitazione della Cirinnà, ancora non si sa nulla dell’indagine e dei soldi ritrovati nella cuccia del cane. Sulle indagini c’è il massimo riserbo. Più che i soldi, è stata però l’intervista scellerata della senatrice dem col Corriere della Sera a lasciare basiti molti. Le osservazioni sulla cameriera strapagata hanno lasciato il segno. Non a caso Crozza infierisce, regalando agli spettatori risate, ma anche qualche spunto di riflessione sulla brutta fine della sinistra italiana.