Il piano di Speranza: due vaccini in un giorno, terza dose e antinfluenzale agli anziani da ottobre
Fare il vaccino antinfluenzale e la terza dose dell’anti-Covid insieme agli anziani sarebbe la strategia del ministro Speranza. Ossia, somministrare due dosi in un giorno. E’ La Repubblica ad informare della prospettiva alla quale sta lavorando il ministero della Salute. La circolare del ministro sarebbe in via di definizione e prevede il cosiddetto “booster”: ovvero la terza somministrazione per le persone anziane e per il personale sanitario. A ottobre infatti gli ultraottentenni o chi vive in una Rsa farà di nuovo l’anti-Covid. E visto che agli over 60 è consigliato caldamente il vaccino antinfluenzale è meglio far passare 15 giorni tra uno e l’altro o farli insieme? Mentre la Food and Drug Administration ha autorizzato la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech per le persone dai 65 anni in su, per i soggetti fragili e anche per i 18-64enni; da noi sta emergendo un’ipotesi che suscita perplessità
Il piano di Speranza: terza dose e antinfluezale insieme per gli anziani
“Fare il vaccino antinfluenzale e la terza dose dell’anti-Covid insieme è una prospettiva plausibile, perché è una strategia basata su precedenti forti: come per esempio la contemporanea somministrazione di antinfluenzale e anti pneumococco. Però, come tutte le cose, va fatta con prudenza, facendo studi osservazionali che ne scongiurino qualsiasi tipo di effetto collaterale”. A dirlo all’Adnkronos Salute, è Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica di Roma. “Serve un’osservazione attenta – precisa – anche in considerazione del fatto che questa doppia vaccinazione dovrà essere fatta a milioni di persone. E’ dunque necessaria una giusta cautela”.
Si ipotizzano due iniezioni, una per braccio. Il nodo delle reazioni avverse
Il punto è che non ci sono studi che diano un’indicazione precisa su come comportarsi. Si procede in base all’esperienza con gli altri vaccini. Lo dice chiaramente l’articolo di Repubblica che ha diffuso la notizia del doppio vaccino in un giorno solo. “Mentre in Europa nessuno si è ancora mosso, negli Usa si è deciso di procedere con la doppia somministrazione in contemporanea. Al momento è questa la strada che sembra intenzionata a imboccare anche l’Italia. “Al ministero si ipotizzano due iniezioni – leggiamo su Repubblica – una per braccio, nel corso della stessa seduta. Del resto, sottolineano gli esperti, già l’antinfluenzale è preparato per proteggere contro tre ceppi di malattia stagionale; e quindi è come se chi lo riceve facesse tre vaccini”.
Il caos farmacie
La domanda infatti è proprio questa: cosa succede se nella stessa occasione si somministra anche l’anti Covid secondo la linea avallata dal ministro Speranza? Il rischio di reazioni avverse può essere del tutto scongiurato? Se andasse in porto l’ipotesi a cui lavora Speranza non è detto però che le farmacie si organizzino per la doppia dose agli anziani. “La circolare che dovrebbe dare il via libera alla novità per gli anziani dovrà chiarire un altro aspetto non ancora definito; e cioè indicare quali sono gli operatori sanitari che dovranno fare la terza dose. In base alle indicazioni del ministero, infatti, dopo gli over 80 toccherà a quella categoria di lavoratori”.