“Eitan è a casa”, il nonno porta il piccolo sopravvissuto del Mottarone in Israele: s’indaga per sequestro
La tragedia del Mottarone continua a stravolgere la vita del piccolo Eitan: il bambino israeliano di 6 anni unico sopravvissuto della sua famiglia in quella tragedia che a maggio ha sconvolto per sempre la esistenza. Il bimbo sarebbe stato “rapito” dal nonno materno e portato in Israele. Eitan, da mesi conteso tra la famiglia materna e la zia paterna che vive a Pavia, e che ha la sua tutela dopo la morte dei genitori, «non è stato riportato all’orario stabilito dopo un incontro con i famigliari della mamma», spiegano i legali della sorella del papà, Aya Biran Nirko. La zia, non vedendolo rientrare, ha ripetutamente tentato di contattare l’uomo. Fin quando, dopo ore di silenzio e preoccupazione, non ha ricevuto un suo messaggio nel quale si diceva che «Eitan è tornato a casa». In Israele… E ora La Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona nel caso di Eitan Biran, sottratto dai nonni materni alla zia paterna che ne è la tutrice legale.
Il nonno materno ha portato via il piccolo Eitan: «È tornato a casa. In Israele»
A riferire l’accaduto è l’emittente israeliana N12, che parla di sospetto rapimento, in quanto il piccolo sarebbe stato «portato in Israele senza il consenso della sua famiglia in Italia». Che a questo punto, sempre secondo N12, avrebbe presentato denuncia di rapimento alla polizia. Come anticipato poco sopra, il nonno Shmuel Peleg era venuto a trovare il nipote. Ma, secondo gli accordi, avrebbe dovuto riportare Eitan a Aya Biram, la zia che è anche tutrice del piccolo. Il nonno però non è tornato, anzi: ha interrotto i contatti con la zia di Eitan, finché non ha mandato il messaggio che confermava i sospetti che col passare delle ore si facevano sempre più pressanti: «Eitan è tornato a casa».
Eitan al centro di un’aspra contesa familiare
Da tempo, ormai, si sapeva che i nonni materni avrebbero voluto adottare il piccolo orfano e riportarlo nel suo Paese di origine. Si erano anche già mossi in questa direzione. In teoria, però, il tribunale ha affidato il piccolo, temporaneamente, alle cure della zia Aya Biran, sorella del papà defunto. E proprio su questa decisione dei giudici di Pavia la famiglia materna del piccolo aveva sollevato polemiche e recriminazioni, alludendo a “ombre” nella gestione della vicenda. E parlando esplicitamente di «scorrette» modalità. Oggi, poi, la notizia dell’iperbolico cambiamento della situazione…
Sgomento e condanna per il la vicenda di Eitan da parte della Comunità ebraica di Milano
Immediate la reazione e la solidarietà della Comunità Ebraica di Milano. Che dichiara di aver appreso con sgomento la notizia del rapimento del piccolo Eitan Biran. E che ha espresso una decisa condanna nei confronti di questo gravissimo atto. Un gesto che – si legge in una nota diffusa dalla Comunità – viola le leggi italiane ed internazionali. Per questo, conclude la comunicazione, «l’augurio è che la vicenda si risolva nel più breve tempo possibile. Nella direzione dell’ottemperanza della decisione del Tribunale dei minori».
Eitan: il ministero degli Esteri israeliano sta verificando le informazioni
Nel frattempo il Jerusalem Post pubblica la notizia secondo cui il ministero degli Esteri israeliano avrebbe annunciato «verifiche delle informazioni» relative al presunto sequestro del piccolo Eitan. Unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, che il nonno materno avrebbe portato con sé in Israele. L’uomo, Shmulik Peleg, si era trasferito in Italia dopo la tragedia. Ora, invece...