Fedez in estasi per le 300mila firme al referendum sulla droga libera: “Sono molto felicione” (video)
«Siamo a 300mila firme!». Fedez è in brodo di giuggiole per le crescenti adesioni al referendum on line “cannabis legale”, che renderebbe la droga libera. Oggi ha invitato i suoi follower su Instagram a firmarlo. Il rapper, sempre più attivo in campo politico, si candida prepotentemente come nuova bandiera della sinistra.
Il cantante milanese ha appena postato sulle sue storie Instagram, un video di otto anni fa, qiando intervenne in un dibattito nel programma Anno Zero chiedendo proprio un referendum sulla legalizzazione della cannabis.
Da Santoro la dissertazione di Fedez sulla droga
«Nel 2013 – ricorda Fedez postando la clip video del suo intervento da Michele Santoro – avevo 25 anni, ora ho i capelli bianchi, feci una dibattito ad Anno Zero con l’allora senatore Giovanardi sul tema delle così dette droghe leggere. Proposi un referendum sulla legalizzazione della Cannabis. Quindi sono molto ‘felicione del risultato – dice riferendosi al referendum on line che ha raggiunto le 300mila firme – e mentre io mi fiondo a votare vi lascio il link».
Da Pasolini a Fedez: la deriva della sinistra nostrana
Nei giorni scorsi il rapper milanese ha ribadito di voler rimanere fuori dai giochi politici, ma poco convintamente. «Io non ho l’obiettivo di entrare in politica. Io e Chiara Ferragni siamo cittadini ed entriamo nel dibattito pubblico parlando di cose che riguardano noi e voi. Silvio Berlusconi fa l’imprenditore e il politico, Montezemolo fa l’imprenditore e dice la sua, Briatore fa l’imprenditore e dice la sua e invece Fedez e Chiara Ferragni vanno regolamentati….”. Lo dice Fedez aprendo la diretta Instagram sul ddl Zan con il parlamentare Pd Alessandro Zan e con Marco Cappato e Giuseppe Civati. Parole, quelle di Fedez, con cui il cantante e imprenditore replica a Matteo Renzi.
Federico Leonardo Lucia, 32 anni a ottobre, titolo di studio terza media, è diventato il modello culturale e politico della sinistra nostrana. Sono passati da Pasolini a Fedez. Definito il segretario ombra del Pd, indirizza ormai la politica del partito democratico a cominciare dal concertone del primo maggio, passando per il ddl Zan, dà lezioni sul Concordato. Ora si dice “molto felicione” per il referendum per la legalizzazione della cannabis. Sperando che non inizi anche a insegnare l’italiano.