Fidanza (Ecr), cittadini alla Conferenza sul futuro d’Europa? Un bluff: ultraeuropeisti e militanti di Ong
Nel dibattito sul futuro del vecchio continente, la parola passa ai cittadini: protagonisti di una serie di dibattiti e discussioni avviati su loro iniziativa. O almeno, sulla carta, così dovrebbe essere: un appuntamento in grado di consentire a chiunque in Europa di condividere le proprie idee e contribuire a plasmare i prossimi scenari comuni. Eppure, in merito alla Conferenza sul Futuro dell’Europa, che oggi a Strasburgo ha aperto la sessione del dialogo con la cittadinanza, Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, all’interno del gruppo Ecr (Conservatori e Riformisti Europei), ha sottolineato come l’iniziativa «rischi di sortire ben pochi risultati». «Anche perché – ha proseguito l’europarlamentare di Fdi – è lo strumento “sbagliato” se l’obiettivo è modificare i trattati. Cosa che difficilmente avverrà».
Fidanza (Ecr): la Conferenza sul Futuro dell’Europa è un prodotto preconfezionato
Anzi, di più. «La nostra sensazione – spiega infatti Fidanza all’Adnkronos – è che la Conferenza sul Futuro dell’Europa sia un prodotto preconfezionato per cercare di spingere un’agenda di “ever closer Union”, di federalizzazione più spinta». Pertanto, prevede Fidanza, «ci ritroveremo mesi di retorica su “più Europa, più Europa”. Ma alla prova dei fatti non succederà molto. D’altra parte, lo strumento è sbagliato: per cambiare i trattati si fa una Cig, una conferenza intergovernativa, che ha il potere statutario per farlo».
Fidanza, «partecipazione dei cittadini? Sono tutte persone impegnate in Ong e simili»…
«Aggiungo – ha quindi osservato il politico milanese, di origine marchigiana – che la parte della partecipazione dei cittadini è abbastanza finta, a nostro giudizio. Se si guardano i profili di coloro che parleranno a nome della società civile, si vede che sono tutte persone impegnate in Ong e simili. E che, dunque, spingono esattamente in direzione ultraeuropeista».
E in comune hanno tutti lo stesso mantra: «Più Europa»
«Chi li ha scelti? E come sono stati scelti questi presunti rappresentanti della società civile – ha continuato Fidanza – non è dato sapere. Hanno solo un dato in comune: tutti sono favorevoli a “più Europa”. Mentre pochissimi hanno posizioni più simili alla nostra: riteniamo che possa servire più Europa in alcuni campi. Ma che non necessariamente la federalizzazione estrema porti ad una maggiore efficacia delle istituzioni europee».
Fidanza (Ecr): il nostro modello di Europa confederale
Detto ciò, l’Ecr comunque partecipa attivamente alla Conferenza: «Stiamo preparando anche la tappa italiana: che sarà in inverno, dopo le elezioni amministrative – ha chiosato infine l’europarlamentare –. È la nostra contro-Conferenza itinerante, in cui raccontiamo il nostro modello di Europa confederale, in contrapposizione al messaggio che esce e uscirà dalla Conferenza»…