Flop in tutta Italia delle manifestazioni No Vax e No Green pass: più agenti e cronisti che attivisti (video)
Flop no vax: nelle stazioni molti controlli, pochi attivisti. Da Bolzano a Napoli, passando per Roma, ai raduni c’erano più agenti e cronisti che manifestanti. Insomma, molti controlli, pochi militanti. Poche decine di no vax hanno aderito alle manifestazioni convocate contro l’obbligo della certificazione in vigore da oggi per viaggiare sui treni. A scuola. Nelle università. E nonostante per le principali città d’Italia fossero prediate da agenti a presidio dei principali scali ferroviari, la risposta alla sollecitazione dei no vax e no green pass alla mobilitazione di piazza sembra essere stata scarna. Gli attivisti no vax si sarebbero dovuti incontrare a partire dalle 14.30 di fronte a 53 stazioni delle principali città d’Italia. Ma in pochi, stando ai primi report dal campo, si sono presentati all’appuntamento pianificato su Telegram. Complice anche il massiccio spiegamento di forze di sicurezza disposto dai comitati di ordine pubblico. E scattato già nella notte, con le stazioni blindate e decine di poliziotti e carabinieri schierati. Trasformando il maxi appuntamento di protesta in un flop.
Molti controlli, pochi attivisti no vax: flop della manifestazione a Milano
E allora, situazione tranquilla alla stazione Centrale di Milano, nel giorno della manifestazione no-vax prevista alle 14.30 in diverse città italiane, tra cui la stazione Garibaldi nel capoluogo lombardo. Al momento in Piazza Duca d’Aosta non ci sono manifestanti presenti, mentre diversi agenti della polizia di Stato e carabinieri monitorano la zona. Un uomo che sul braccio portava una fascetta rossa con la scritta “no vax” è entrato nella stazione ma è stato fermato subito per dei controlli. L’uomo ha detto di essere un «giornalista», senza però esibire il tesserino dell’ordine. E lamentando, al tempo stesso, di essere in una «dittatura».
Nessun blocco dei treni da parte dei no vax e no Green pass neanche a Torino
E non che le cose stiano andando diversamente a Torino. Dove le forze dell’ordine hanno bloccato un giovane attivista no vax nei pressi della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova dove era prevista la manifestazione per protestare contro il green pass. Raduni annunciati come di massa, ma a cui sembra avrebbero partecipato appena qualche decina di persone. L’uomo, prima si è rifiutato di mostrare i documenti per farsi identificare. E poi si è scagliato contro i poliziotti che, quindi, lo hanno bloccato e condotto in questura per identificarlo. Ma nessun blocco di treni nelle stazioni ferroviarie torinesi di Porta Nuova e Porta Susa da parte dei manifestanti non vax che si erano dati appuntamento via social nella vicina Piazza Carlo Felice, con l’obiettivo di raggiungere i binari per impedire ai convogli di partire. L’ingente dispiegamento di forze dell’ordine e la bassa partecipazione di manifestanti, alcune decine, hanno, di fatto, impedito la riuscita dell’iniziativa.
Un attivista torinese: «Mi dissocio da ogni forma di violenza»
«Noi siamo contro la violenza. Anche quella del governo che non ci obbliga ma ci costringe a vaccinarci – ha spiegato Marco Liccione, portavoce di Variante Torinese –. Siamo, invece, per la libertà di scelta. Perché è dimostrato che il Covid non viene fermato dal vaccino». Liccione ha, quindi, preso le distanze dalle violenze degli ultimi giorni. «I gruppi su Telegram hanno avuto il merito di svegliare le menti ma mi dissocio da ogni forma di violenza. Il nostro obiettivo è portare in piazza pacificamente le nostre opinioni. Per questo abbiamo organizzato una manifestazione informativa per venerdì sera in Piazza Castello», ha concluso l’attivista annunciando il prossimo appuntamento per i no vax della zona…
Padova, fallisce anche lì la manifestazione no vax in stazione: il raduno va deserto
Ma, soprattutto, è finita in un di fatto la prevista manifestazione dei no vax prevista per oggi pomeriggio davanti alla stazione di Padova. Dove l’annunciato blocco dei treni si è risolto in un ennesimo flop. Davanti al piazzale della stazione nel primo pomeriggio non si è presentato nessuno, o quasi. Mentre le forze dell’ordine facevano filtrare attentamente i viaggiatori controllando all’ingresso il titolo di viaggio. Unico rappresentante del movimento no vax arrivato, il professor Ivano Spano, docente di sociologia in pensione dell’Università di Padova. Il quale, all’Adnkronos tiene a sottolineare: «I vaccini sono pericolosi. E più ne facciamo e più aumenta la loro capacità». E ancora: «Non lo dico io, ma anche Premi Nobel sono intervenuti contro questa storia. Premi Nobel per la medicina e medici top a livello mondiale. E loro non sono certo venduti… Stiamo scherzando, è gente seria e hanno detto basta con queste cose. Gli effetti dei vaccini non sono ancora noti»…
Il flop no vax su scala nazionale: da Bolzano a Napoli, passando per roma c’erano più agenti e cronisti che attivisti
E se a Bologna tutto si è risolto con una quindicina di manifestanti che si sono ritrovati davanti alla stazione centrale, presidiata da un nutrito schieramento di agenti delle forze dell’ordine. Tanto che finora gli agenti non hanno registrato né disordini, né tensioni particolari oltre a qualche battibecco con i cronisti presenti. A Firenze il raduno si limita alla presenza di una ventina di persone. Tutti fermi poco fuori l’ingresso principale della stazione Santa Maria Novella, presidiato da poliziotti e carabinieri. Totale fallimento della manifestazione no vax e no Green pass anche alla stazione di Bolzano. Si sono ritrovati appena in quattro al primo binario dello scalo trentino. Dove, dopo un’attesa di soli venti minuti, il manipolo ha definitivamente abbandonato il presidio. Mentre a Roma, infine, si può dire che nei pressi della stazione Tiburtina, nel piazzale adiacente all’ingresso della struttura, c’erano più giornalisti e fotografi che manifestanti. Un flop generalizzato, insomma, che dalla capitale in su e in giù, può ascriversi a tutto il Belpaese...