Germania alle urne per il dopo Merkel: 6 possibili coalizioni di governo e sfida a 3 per il cancelliere
Germania alle urne per il dopo Angela Merkel. Lo scenario: 6 possibili coalizioni di governo e sfida a 3 per il cancelliere. Un duro attacco alla sinistra e un accorato appello al popolo tedesco a vaccinarsi, con cui sconfessa il candidato socialdemocratico alla cancelleria alle elezioni al via, Olaf Scholz. Ancora una volta è nel segno del pragmatismo, l’ultima performance al Bundestag di Angela Merkel, che con l’appuntamento elettorale di oggi mette fine a un’epoca e apre la nuova era nel segno di una sfida all’ultimo voto tra fra il socialdemocratico Olaf Scholz e Armin della Cdu-Csu. Le operazioni di voto sono cominciate questa mattina alle 8 ora italiana e termineranno alle 18.
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Dunque, a partire da questa mattina, i tedeschi sono chiamati ad eleggere il Bundestag: la Camera bassa del Parlamento federale che poi a sua volta dovrà trovare una maggioranza e votare il nuovo cancelliere. Una figura guida del Paese per i prossimi quattro anni. Urne aperte e una grande incognita caratterizzano questa domenica elettorale tedesca, in cui circa 60,4 milioni di aventi diritto sono chiamati alle urne per rinnovare il Bundestag attraverso due voti. Uno, con metodo uninominale per l’elezione di 299 parlamentari. L’altro, secondo un sistema proporzionale con soglia di sbarramento: per scegliere un partito politico tra le 47 liste in lizza, poche delle quali destinate a superare la soglia del 5% necessaria per entrare in parlamento.
Urne aperte dalle 8 di questa mattina dopo mesi di sondaggi altalenanti
Le sei possibili coalizioni di governo del “dopo Merkel”
E allora: sulla carta sono sei le possibili coalizioni di governo, da una riedizione della Grande Coalizione Cdu-Csu-Spd eventualmente allargata ai Verdi (coalizione Kenya). Alla coalizione Giamaica (Unione-Fdp-Verdi). Passando per una coalizione Germania (Unione-Spd-Fdp) alla squadra di governo rosso-rosso-verde (Spd-Die Linke-Verdi), ad una coalizione semaforo (Verdi, Fdp, Spd). Molto dipenderà dai risultati dei due partiti in testa nei sondaggi. O meglio: da quale dei due prevarrà e con quale distacco sull’altro. A questo è legata anche la scelta del cancelliere.
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E allora, per la corsa all’ambita nomina della cancelleria, sono tre i candidati in lizza: il cristianodemocratico Armin Laschet, presidente della Cdu e premier del NordReno Westfalia, che corre per l’Unione (Cdu/Csu). L’ex sindaco di Amburgo ed attuale ministro federale delle Finanze, Olaf Scholz, candidato dei socialdemocratici. Annalena Baerbock, candidata dei Verdi. L’affluenza alle urne è stata tradizionalmente molto alta nel Paese (anche più del 90%) fino alla fine degli anni Ottanta. Dopo la riunificazione il tasso di partecipazione è sceso, con il 70,9 registrato nel 2009 e il 76,2 nel 2017. Quest’anno molti elettori ricorreranno al voto per posta. Il voto venne introdotto nel 1957 ma fino al 2008 chi voleva ricorrere a questo metodo doveva chiedere il permesso e fornire una spiegazione che giustificasse la sua scelta.