Giorgia Meloni ricorda il professor De Donno: “Il suo straordinario lavoro non sia dimenticato” (video)
Giorgia Meloni ha dedicato un post sui Social «in ricordo del professor De Donno. Il suo straordinario lavoro non sia dimenticato». La leader di Fratelli d’Italia ha condiviso per quanti la seguono su Facebook e su Instagram uno stralcio della trasmissione Fuori dal Coro su Rete 4.
Meloni rende omaggio a De Donno sui Social
Nel talk show condotto da Mario Giordano, il conduttore ha ricordato la figura del medico che si è tolto la vita nel luglio scorso. «Lui non era tipo da red carpet», ha esordito il giornalista facendo il parallelo con il virologo Burioni che ha sfilato in smoking al Festival del cinema di Venezia. «Non era un No vax, era stato tra i primi a vaccinarsi. Non era un complottista, era per la trasparenza. Invece è stato vilipeso, calpestato, offeso. Forse per questo si è tolto la vita».
Giallo De Donno, si indaga sulla morte del medico in prima linea#Fuoridalcoro pic.twitter.com/QCp4Ms6Th3
— Fuori dal coro (@fuoridalcorotv) September 7, 2021
Meloni ricorda l’opera del professor De Donno
La trasmissione ha dedicato un lungo toccante servizio, con la testimonianza della sorella. Testimonianza che Giorgia Meloni ha voluto condividere sui Social.
«Non ha compreso in che acquario di squali si è andato a ficcare. Era trattato come l’ideatore di una cura truffa. Eppure con quella cura ha salvato tante vite», ricorda il servizio. Quando il ministro Speranza gli ha tolto la sperimentazione lui non l’ha tollerato: «La scienza è una, non esiste colore politico nella scienza. Uno scienziato che viene pagato non è uno scienziato credibile, la scienza deve essere gratis». Parole indigeste per più di un inquilino di viale dell’Oceano Pacifico.
Il mistero della morte del medico
«Mio fratello, ed è dura parlarne al passato, era testardo e non mollava mai la presa pur di salvare vite umane. Queste sono alcune delle parole con cui la sorella di Giuseppe De Donno ha voluto ricordare suo fratello – medico promotore della cura anti-covid con il plasma iperimmune – scomparso il 27 luglio scorso. Non era un no vax, non aveva mai negato il Covid: era un uomo che si è sempre speso per la scienza e per i suoi pazienti. Il suo esempio e il suo lavoro non siano dimenticati».
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