Gli anestesisti: i no-vax vivono una realtà virtuale, si esaltano sui social come se fossero scienziati

«Chi si professa contro il vaccino Covid e spesso segue assurde teorie del complotto sui social, vive in una realtà virtuale». In questa realtà «ci si esalta a vicenda come se si avesse una competenza scientifica. Ma non è così». Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Alessandro Vergallo, presidente nazionale degli anestesisti (Aaroi-Emac). «Li vediamo quando arrivano in terapia intensiva. Sono ormai oltre il 90% del totale dei ricoverati. Si convincono della vera realtà della malattia quando sono nel letto di rianimazione. Solo allora capiscono».

Gli anestesisti: c’è uno zoccolo duro di italiani

«Purtroppo c’è uno zoccolo duro di italiani che è contro il vaccino», avverte. «All’inizio ero per una “moral suasion” rispetto a queste persone. Ma gli ultimi accadimenti mi fanno propendere per un sostegno all’obbligo vaccinale. Abbiamo provato di tutto. Il Green pass doveva incentivare le immunizzazione degli scettici e sta funzionando. Ma c’è una fetta di over 40-50 che fa resistenza. Se vogliamo uscire dalla pandemia lo strumento è il vaccino. Altrimenti il bene della salute pubblica verrà messo in crisi da una fetta di popolazione che impedirà anche l’immunità di comunità».

Le cure da far pagare ai no vax

L’idea lanciata dall’assessore del  Lazio, Alessio D’Amato, di far pagare le cure Covid ai no-Vax? Gli anestesisti sono perplessi. «L’abbiamo letta come una provocazione»,dice Vergallo. «Ma la vediamo non praticabile anche se oltre il 90% dei ricoveri in terapia intensiva è di persone non vaccinate».

La situazione nelle terapie intensive

«Assisteremo a un aumento dei casi in terapia intensiva ancora per qualche settimana. Però è davvero difficile fare delle previsioni per l’autunno perché ci sono troppi fattori in ballo». Su scala nazionale «la media di occupazione dei posti letto in rianimazione è al 6% e al 7% quella per le aree non critiche». Il presidente degli anestesisti fa una puntualizzazione. Laddove le soglie massime, fissate dai nuovi parametri per le zona gialla, sono rispettivamente del 10% e del 15%.