“Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra”: alla Fondazione Tatarella il libro degli storici Parlato e Ungari
“Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale”. È il convegno promosso dalla Fondazione Tatarella per venerdì 17 settembre 2021 alle ore 17.00, presso la biblioteca della Fondazione (Bari, Via Piccinni n.97). Convegno realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.
Fondazione Tatarella. il libro di Parlato e Ungari
Nell’occasione sarà presentato il libro degli storici Giuseppe Parlato (presidente della Fondazione Spirito De Felice) e Andrea Ungari (professore ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere dell’Università Guglielmo Marconi). Con gli autori, moderati dal giornalista Michele De Feudis, interverranno Fabrizio Tatarella, vicepresidente della Fondazione Tatarella, e Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia.
L’azione della destra italiana
Il volume affronta analiticamente, nell’arco cronologico che va dal 1944 al 1994, le vicende di quei partiti, movimenti, politici e intellettuali che animarono l’azione politica della composita destra italiana. Partendo dall’esperienza dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini, gli autori, da sempre impegnati nell’analisi della destra politica italiana del secondo dopoguerra, hanno ripercorso l’attività del Movimento Sociale Italiano e del Partito Nazionale Monarchico, ricostruendone i tentativi di realizzare una Grande Destra nel corso degli anni Cinquanta. Non è mancata, poi, la riflessione sulle testate giornalistiche che animarono il dibattito in campo conservatore, il «Candido» di Giovanni Guareschi e «Il Borghese» di Mario Tedeschi, evidenziandone l’atteggiamento nei confronti della questione di Trieste e nella valutazione della stagione del centro-sinistra e del compromesso storico. Il volume si conclude con l’analisi del percorso che condusse il Msi a trasformarsi in Alleanza Nazionale e con una riflessione sul rapporto tra destra e neofascismo che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti dell’esperienza della destra italiana nella Prima Repubblica. L’ingresso è libero. Posti limitati ed accesso solo con Green pass.