Lino Banfi si sfoga: “Mi ha scritto Papa Francesco per ringraziarmi. Questo è il mio Oscar”
“Ho ricevuto una lettera da Papa Francesco il 26 luglio scorso, per la mia carriera di attore: in essa, tra tante splendide cose, il Santo Padre mi ha scritto: ‘grazie per aver condiviso con tante generazioni il dono del sorriso che viene da Dio. Grazie per essere testimone della gioia italiana. Continua a far sorridere tutti perché il sorriso è una carezza fatta col cuore’. Questo è il mio Oscar“. E’ quanto riferisce Lino Banfi, nell’intevista a ‘Chi‘.
Lino Banfi, letttera dal Papa: “Grazie, la risata è un dono di Dio”
Una “medaglia” che ripaga Lino Banfi di tante amarezze dovute al “famigerato” porca pu…ena che tanto scandalo ha suscitato le scorse settimane. “Non sarebbe ora di pensare al povero Banfi, che con 100 e passa film ha rappresentato una grossa fetta del cinema italiano, prima che ci lasci la pelle? – chiede l’attore -. Non dico un Leone alla carriera, ma magari un coniglietto, un topolino… Premi ne ho ricevuti, ma partecipare a un festival, un riconoscimento lì, sarebbe un’altra cosa. Mi consolo con la bellissima lettera che mi ha scritto a luglio papa Francesco: quello è il mio Oscar”. L’attore di “Nonno Libero” lo sottolinea con un velo di ironica amarezza, ma con la commozione di chi ha ricevuto un importante riconoscimento.
La lettara del Papa: “La risata è un dono di Dio”
“Non capisco queste polemiche sull’espressione ‘porca pu..ena’ nel mio spot pubblicitario”, torna Banfi sulla polemica: quell’espressione è un gioco, fa ridere, per noi pugliesi è come ‘ostrega’ per un veneto, non c’è volgarità”. E’ quanto spiega a ‘Chi’ per l’attacco ricevuto dal Moige. Nello lo spot televisivo il popolare attore riprendeva il personaggio dell’allenatore Oronzo Canà con la colorita espressione pugliese. Diventata il portafortuna della nazionale italiana campione d’Europa e uno dei tormentoni dell’estate 2021.
Lino Banfi: “Mi ha scritto Papa Francesco e…”
Dopo tante polemiche Lino Ban gi festeggia come un oscar la lettera del Papa. “Prima del lockdown – racconta ancora Banfi – nella mia orecchietteria a Roma – l’Orecchietteria Banfi, che gestisce con i familiari – avevo una scorta di 400 confezioni di sugo ‘Porcapu..ena’che rischiavano di scadere se non avessimo riaperto in tempo. Allora ho pensato di metterli a disposizione di chi non aveva da mangiare: ho fatto arrivare da Barletta un gran quantitativo di orecchiette. Tramite un amico prete della Caritas ho contattato l’elemosiniere del Papa e a lui ho spiegato il progetto di offrire 2.000 piatti di pasta con il mio sugo a chi aveva bisogno. Prima però l’ho avvisato: ‘Eminenza, guardi che questo ha un nome un po’ piccante…’. Se lo è fatto dire e si è fatto una bella risata… E alla fine con il mio ‘Porcapu..ena’ abbiamo sfamato tante persone“.