Lutto nel giornalismo: addio a Marida Lombardo Pijola, una vita in prima linea per i più deboli (video)
Il giornalismo dice addio a Marida Lombardo Pijola, giornalista, volto tv e scrittrice di successo, morta ieri a 65 anni dopo una lunga malattia.
Arrivata al Messaggero, negli anni ’80, dopo le prime esperienze in tv, nella sua Bari, e poi al Quotidiano di Puglia, Marida Lombardo Pijola aveva lavorato per quasi trent’anni al Messaggero e, ultimamente, al Corriere edizione Roma. Era ospite nei talk show tv come acuta osservatrice della realtà giovanile e dei problemi delle donne vittime di violenza. I suoi editoriali per il Corriere della Sera raccontavano questo come le sue opinioni sull’Huffington Post.
Marida Lombardo Pijola era stata inviata del “Messaggero”
Lombardo Pijola, come ricorda Il Messaggero in un toccante ricordo, ha raccontato di cronaca giudiziaria. Di lotta alla mafia (era amica di Falcone e Borsellino). Ha scritto di politica e dei casi più importanti, dal maxi-processo di Palermo all’omicidio di Cogne e a quello di Sarah Scazzi. Porta la sua firma l’inchiesta sulle “baby cubiste”, poi diventato un libro-caso editoriale (dal 2007, 17 edizioni) “Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa”. Un best seller seguito nel 2009 dal romanzo “L’età indecente” e nel 2011 da una nuova inchiesta “Facciamolo a skuola” sul sesso occasionale nel mondo degli adolescenti. In tv aveva condotto “Questioni di famiglia” su Rai 3. Era stata anche opinionista nei principali talk show.
Il ricordo di Rita Dalla Chiesa
«Quanto ci siamo stimate», ha scritto Rita Dalla Chiesa su Instagram. «Quanto ci siamo parlate a volte solo con gli occhi. Quei tuoi occhi azzurri stupendi, che spesso mi trovavo davanti, a tavola, a qualche cena di amici. Ti ho voluto molto bene, per la tua grande correttezza nei confronti di chiunque. E adesso vorrei alzare il viso dal piatto, incontrare il blu dei tuoi occhi,e ricominciare il discorso da dove l’avevamo interrotto·
Un best seller da 17 edizioni e una competenza unica sui minori e più deboli
Sposata con il chirurgo oncologo Carlo Vitelli, tre figli, si era occupata di famiglia, femminicidi, donne, bambini, adolescenti, carceri. Per la sua straordinaria competenza, nel 2010 era stata convocata dalla commissione Bicamerale per l’infanzia per riferire delle sue inchieste sulla condizione dei minori.
Solo pochi mesi fa la giornalista invitava i tanti amici alla presentazione, rinviata causa pandemia, del suo ultimo libro. “L’imperfezione delle madri”. «Sarebbe bellissimo vedervi, anzi guardarvi negli occhi oltre la mascherina».