Mafia, colpo alla famiglia di Bagheria: estorsioni e droga. Sventato il progetto di un omicidio

13 Set 2021 10:36 - di Redazione
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Mafia, colpo alla famiglia di Bagheria, nel Palermitano. I carabinieri del Comando provinciale hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo, emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, a carico di otto indagati. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e vendita di armi clandestine, estorsione, lesioni personali aggravate, reati tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

L’operazione, denominata “Persefone” e seguita da un pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto, Salvatore De Luca, rappresenta l’esito di una complessa attività d’indagine sulla famiglia mafiosa di Bagheria, che ha consentito di fare luce sulla sua “perdurante operatività” e che ha subìto un’improvvisa accelerazione a causa di un progetto di omicidio recentemente pianificato dai vertici della famiglia. I boss, infatti, avevano deciso di ammazzare un pregiudicato locale, estraneo a Cosa Nostra, ritenuto poco incline al rispetto delle “regole” imposte dall’organizzazione mafiosa.

Mafia: l’affronto pubblico al boss, il pestaggio e la sentenza di morte

Aveva osato sfidare pubblicamente il capomafia. Un’onta da lavare con il sangue. Per un uomo, oggi finito in manette nell’ambito del blitz antimafia per maltrattamenti in famiglia, era stato firmato l’ordine di morte. Ubriaco e spesso intemperante, oltre a picchiare la compagna e il padre, l’uomo, “apparentemente estraneo al contesto mafioso”, spiegano gli investigatori dell’Arma, avrebbe messo in discussione l’autorità del boss. Un atteggiamento sfrontato e una ritrosia a sottostare ai “divieti” imposti da Cosa Nostra per riportare ordine nel territorio da loro controllato che andava punita. Così su mandato del capomafia è stata organizzata la spedizione punitiva: in sei lo hanno selvaggiamente picchiato, provocandogli un trauma cranico e uno alla mano.

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