Meloni: «La sinistra demonizza gli avversari agitando lo spauracchio del fascismo. Che tristezza»
La strategia è tanto «maldestra» quanto conosciuta, per questo ormai non si può che commentarla sottolineandone la «tristezza». Ed è quello che ha fatto Giorgia Meloni, intervenendo con un post su Facebook sui ricorrenti allarmi fascismo lanciati da «certa sinistra» e cornice in questi giorni degli interventi negazionisti delle foibe di Tomaso Montanari.
Meloni: «Che tristezza certa sinistra»
«La strategia maldestra di certa sinistra, ormai, la conosciamo bene: vivendo estraniati dalla realtà e sempre più lontani dalle esigenze del popolo, non tollerano la crescita degli avversari e tentano in ogni modo di demonizzarli agitando lo spauracchio del fascismo. Che tristezza che fanno», ha scritto la leader di FdI, rilanciando un passaggio dell’intervista di Pierluigi Battista al Giornale.
Le parole di Battista sull’uso del fascismo come «clava»
«La retorica antifascista si usa come una clava per fermare l’avversario che guadagna consensi e voti», ha detto il giornalista, intervistato proprio sulle polemiche di questi giorni. «Oggi si dà del fascista a Salvini o alla Meloni come nel passato, nel 1994 ci fu una mobilitazione generale contro Berlusconi. Direi che c’è la stessa isteria di allora», ha aggiunto, sottolineando che questo atteggiamento ha fatto fare all’Italia un balzo «indietro di 75 anni». «Invece di affrontare i problemi, dai rifiuti alle buche, ecco il richiamo alla vecchia bandiera che sventola dal 1945», ha aggiunto Battista, ricordando come questa «strategia maldestra», per dirla ora con Meloni, si affacci puntuale a ogni campagna elettorale.