Michetti chiude il caso della candidata no vax e antisemita: «Mi dissocio e agirò di conseguenza»
Enrico Michetti ha preso nettamente le distanze dalle opinioni espresse in passato da Francesca Benevento, candidata al consiglio comunale con la lista civica che lo sostiene nella corsa a sindaco di Roma. Benevento, ex grillina, sui suoi social ha ripetutamente rilanciato posizioni no vax, adombrando complotti della grande finanza e utilizzando espressioni antisemite contro il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Michetti: «Mi dissocio da ogni parola»
«Le opinioni espresse in passato da Francesca Benevento, sui social, al riguardo del ministro Speranza, di cui non ero assolutamente a conoscenza, non rappresentano il mio pensiero, lo spirito della lista che porta il mio nome e tantomeno le idee dei partiti che compongono la coalizione che mi sostiene», ha fatto sapere Michetti con una nota. Dunque, ha aggiunto, «mi dissocio apertamente da ogni parola ed agirò di conseguenza».
I deliri dell’ex grillina
Tra le frasi postate da Benevento, architetto, già portata nelle istituzioni dal M5S, con il quale fu eletta consigliere municipale, si leggono frasi come «le cavie sono i popoli a cui viene fornito un racconto falsato della realtà, affinché cadano come mosche nel tranello dei vaxxini (sic). Il loro piano è lo sterminio dei popoli». Dove il «loro» sta per «élite finanziarie, big pharma, media, politici corrotti e sotto di loro i medici finanziati dalle case farmaceutiche e le forze dell’ordine che eseguono gli ordini senza osservare la Costituzione, dimenticando di essere dipendenti dello Stato, non del governo». E, ancora, gli attacchi a Speranza, definito «ebreo askenazita formato dalla McKinsey, che riceve ordini dall’élite finanziaria ebraica».
Michetti chiude il caso
I post di Benevento, come era giusto che fosse, hanno riscosso ampia copertura dalla stampa, ma in alcuni casi non è mancato un evidente intento di alimentare la macchina del fango contro Michetti e contro il centrodestra. Anche su Twitter sono diventati di tendenza, dove a commentarli è stato anche Carlo Calenda, a sua volta candidato a sindaco di Roma, che si è rivolto direttamente a Michetti. «Caro Michetti – ha cinguettato Calenda – candidare una No Vax razzista antisemita è inaccettabile. Fatela ritirare. Ci sono limiti che non possono essere superati». Una visione evidentemente condivisa dallo stesso Michetti, che con il suo intervento rapido e netto ha chiuso definitivamente il caso.