Minacce no vax a Zaia: “Se ti prendo ti sparo in bocca”. Rintracciato l’autore: era un militare
Luca Zaia riceve quotidianamente centinaia di minacce dai no vax e non nasconde la sua preoccupazione. «Mi hanno scritto “Se ti prendo ti sparo in bocca”», rivela il governatore del Veneto. E spiega poi ai cronisti che l’autore della minaccia era un militare con famiglia. “Gli ho chiesto di fare volontariato, non voglio rovinarlo. Ha iniziato a farlo alla Croce Rossa, era la mia condizione per ritirare la querela”. Zaia riceveva anche prima minacce simili, ma ora alle aggressioni verbali degli antileghisti si sommano quelle dei no vax. Un crescendo preoccupante.
«Le mie abitudini? – rivela Zaia a Libero – Non le ho cambiate, anche ieri sono stato per campi a passeggiare, ma non è vivere. Noi abbiamo presentato decine di querele, abbiamo l’obbligo istituzionale di segnalare quello che ci viene scritto, perché non sappiamo chi ci sia dietro a queste minacce, se un lupo solitario o un’organizzazione. Solitamente queste denunce vengono archiviate, è facoltà del magistrato, ma è pur vero che se si vede un flusso di queste minacce bisognerebbe chiedersi cosa stia accadendo in questo Paese».
Zaia vede nel prossimo futuro «una società spaccata in due fazioni come accadde dopo la Seconda Guerra Mondiale». Zaia, nel suo j’ accuse – continua Libero – insiste su due elementi. Il primo è che ognuno dev’ essere libero di manifestare costituzionalmente le proprie idee, e ci mancherebbe altro. Il secondo è la constatazione che si sia lasciato un terreno vergine di informazione istituzionale nel quale galoppano negazionisti e revisionisti del vaccino: non si è formata una task force mediatica che possa controbattere con evidenze scientifiche alle fake e snebbi i cervelli degli incerti. «In politica, c’è chi parla e poi si scusa: in Veneto – conclude Zaia – si dice prima de parlar tasi».